Il calcio inglese si prepara a vivere una vera e propria rivoluzione. E’ stato presentato in questi giorni al Parlamento uno storico disegno di legge «per riformare la governance del calcio maschile d’élite in Inghilterra e riportare i tifosi al centro del gioco», si legge sul sito ufficiale del Governo del Regno Unito.
L’obiettivo di questo disegno di legge è quello di introdurre un “ente regolatore indipendente” che darà ai tifosi più voce in capitolo nella gestione dei club. Non solo, il nuovo ente promuoverà la sostenibilità finanziaria all’interno del calcio inglese e avrà la possibilità di multare i club fino al 10% del fatturato in caso di violazioni delle norme.
La nuova legislazione prevede inoltre di bloccare l’accesso a competizioni definite “separatiste” come la Superlega, saranno implementati anche test più severi per proprietari e amministratori e il nuovo organismo sarà dotato di poteri con l’obiettivo ultimo di arrivare a un “nuovo accordo” sulla distribuzione delle risorse economico-finanziarie.
Nuovo ente regolatore Premier League – Gli obiettivi del disegno di legge
«Il disegno di legge arriva in un momento critico per il calcio inglese, in seguito al tentativo di fuga messo in atto con la Superlega e a una serie di casi di alto livello di club finanziariamente mal gestiti o al completo collasso. La legislazione introdotta va oltre l’impegno assunto nel manifesto del Governo, istituendo il nuovo “Regolatore Indipendente del Calcio” (IFR) come organismo autonomo, indipendente sia dal Governo che dalle autorità calcistiche», si legge in una nota del Governo del Regno Unito.
L’organismo sarà dotato di solidi poteri che ruotano attorno a tre obiettivi principali:
- migliorare la sostenibilità finanziaria dei club
- garantire la resistenza finanziaria in tutti i campionati
- salvaguardare il patrimonio del calcio inglese
Secondo il Football Governance Bill, «i nuovi proprietari e amministratori dovranno affrontare test più severi per evitare che i club cadano nelle mani sbagliate, e dovranno affrontare la possibilità di essere rimossi e radiati dalla proprietà dei club di calcio se ritenuti inadatti», sottolinea ancora il Governo.
Il disegno di legge include anche «nuovi poteri di sostegno sulle distribuzioni delle risorse economico-finanziarie tra Premier League, English Football League (EFL) e National League. Questi poteri significano che se le leghe non dovessero riuscire a trovare un accordo sulla distribuzione, l’organismo può essere attivato per garantire il raggiungimento di un accordo».
Per la prima volta, i club dalla National League (primo gradino nella piramide del calcio) fino alla Premier League avranno la licenza per competere nelle competizioni di calcio d’élite maschili in Inghilterra. Il regime di licenze proposto sarà proporzionato a qualsiasi problema, dimensione e circostanza e comporterà un sistema di licenze provvisorie e complete, per fornire ai club anche un periodo di transizione.
«Ciò fa seguito a una serie di problemi degli ultimi anni, tra cui la cattiva gestione finanziaria, i piani di separazione verso la Superlega europea e le modifiche ai nomi, agli stemmi e ai colori dei club contro la volontà dei tifosi», prosegue ancora il Governo.
«Il coinvolgimento dei tifosi – conclude il Governo – è un principio centrale del disegno di legge sulla governance del calcio e garantirà che i tifosi siano riportati al centro del gioco. Come parte della licenza, i club saranno tenuti a consultare i propri tifosi sulle decisioni chiave fuori dal campo, come il patrimonio del club e la direzione strategica dello stesso».