Angelucci: 40 milioni per comprare l’AGI, agenzia di stampa dell’Eni

Le voci riguardanti la cessione imminente dell’agenzia hanno sollevato preoccupazioni nelle opposizioni, che parlano di un potenziale «attacco alla libertà di stampa».

 

Eni
(Foto: Matteo Minnella / Insidefoto)

Le tensioni nel panorama politico stanno aumentando a causa dei rumors riguardanti un possibile acquisto dell’Agenzia Italia (AGI) da parte del gruppo editoriale guidato dall’imprenditore Antonio Angelucci. Le voci riguardanti la cessione imminente dell’agenzia di stampa da parte di Eni (title sponsor della Serie A dalla prossima stagione con Enilive) – scrive La Stampa – hanno sollevato preoccupazioni nelle opposizioni, che parlano di una «ipotesi gravissima» e un potenziale «attacco alla libertà di stampa».

Nel frattempo, i giornalisti dell’Agenzia Italia hanno indetto uno sciopero di due giorni, previsto per oggi e domani. Nonostante le pressioni delle minoranze politiche sul governo, al momento non ci sono dichiarazioni ufficiali in merito. Ieri, Angelucci ha incontrato il vicepremier Antonio Tajani, a pochi passi da Palazzo Chigi, per discutere della trattativa in corso da mesi.

Secondo indiscrezioni, il prezzo iniziale dell’acquisto si aggira intorno ai 54 milioni di euro, ma Angelucci spera di ottenere uno sconto che porterebbe l’importo finale a non più di 40 milioni di euro. A supporto di Angelucci c’è il figlio Giampaolo, che sta gestendo gli aspetti tecnici dell’operazione, mentre Daniele Cavaglià, amministratore delegato della società editrice dei giornali, Tms, lo sta assistendo nei dettagli relativi ai conti dell’Agenzia Italia.

Secondo fonti vicine alla trattativa, Angelucci considera l’affare praticamente concluso, nonostante le preoccupazioni di alcuni membri di Forza Italia. Questo scenario mette a rischio il futuro di circa 70 giornalisti dell’Agenzia Italia, poiché Angelucci ha manifestato l’intenzione di ridurre il personale e trasferire alcuni dipendenti dai giornali all’agenzia. Il comitato di redazione ha denunciato l’assenza di una risposta ufficiale sull’acquisizione e ha proclamato uno sciopero in segno di protesta.

L’intento politico di Angelucci è quello di trasformare l’Agenzia Italia nella principale fonte di informazioni per i giornali di centrodestra, producendo articoli pronti per la pubblicazione. Questa prospettiva solleva dubbi sulla libertà di stampa e ha attirato l’attenzione delle opposizioni e degli attivisti, che vedono un potenziale conflitto d’interessi e un rischio per l’indipendenza dei media. La questione ha destato preoccupazione anche a livello europeo, con esponenti politici che esprimono timori riguardo alla libertà di stampa e all’indipendenza dei media in Italia.