FIGC e UEFA: cosa rischia il Milan con l’indagine su RedBird-Elliott

Le possibili sanzioni per il club rossonero sulla scorta dell’indagine sul passaggio di proprietà che risale alla fine del 2022.

Cosa rischia il Milan
(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Cosa succederà ora al Milan? La domanda è legittima dopo la notizia dell’indagine a carico dell’AD Giorgio Furlani e dell’ex AD Ivan Gazidis, nell’ambito della cessione del club rossonero dal fondo Elliott alla RedBird di Gerry Cardinale. Va chiaramente sottolineato che ci troviamo soltanto all’inizio di una storia che sarà lunga e che al momento non può offrire certezze di alcun tipo.

Furlani e Gazidis sono accusati di «ostacolo all’esercizio delle funzioni pubbliche dell’autorità di vigilanza», dunque la FIGC. La Procura federale aprirà dunque un fascicolo e chiederà di ottenere gli atti da Milano, per poi stabilire se ci siano gli estremi per procedere. Ma quali sono le possibili contestazioni e le conseguenti sanzioni che i rossoneri rischiano in Italia ed eventualmente in Europa?

Cosa rischia il Milan? Le possibili sanzioni in Serie A

Partendo dalla Serie A, l’eventuale alterazione di informazioni sulla proprietà da parte del club comporterebbe la violazione dell’articolo 32 comma 5 del Codice di Giustizia Sportiva che punisce «la società che non adempie agli obblighi di comunicazione e di deposito nei termini fissati dalle disposizioni federali in materia di controllo delle società professionistiche o di ammissione ai campionati professionistici o di rilascio delle licenze FIGC».

Le sanzioni in questo caso vanno dall’ammenda ai punti di penalizzazione in classifica. Potrebbe inoltre essere contestata la violazione dell’articolo 31 comma 1 sulle violazioni in materia gestionale ed economica: «Costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (Covisoc) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e FIGC, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali». Anche in questo caso si va dalla multa alla penalizzazione.

Possibili contestazioni anche per quanto concerne l’articolo 4, che obbliga i dirigenti a rispettare «i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva» (ben noto nell’ambito delle recenti indagini sulla Juventus), e l’articolo 6, per cui il Milan potrebbe essere sanzionato per responsabilità diretta. Come detto, si tratta solamente di ipotesi, e la Procura federale dovrà ricevere gli eventuali atti dell’indagine prima di procedere.

Cosa rischia il Milan? La situazione in Europa e il rapporto Lille-Elliott

In Europa, la situazione appare invece più chiara. Se, come sostengono i pm, dietro al Milan anche dopo il 2022 è rimasto Elliott, nulla cambierebbe rispetto agli anni di effettiva gestione del club rossonero. In passato ci sono già state indagini sul Milan e il Lille da parte della UEFA, che non hanno portato a nulla. Elliott era – ed è attualmente – un creditore del club francese, ma non detiene quote nella società.

Per questo appare difficile che si possa configurare la violazione dell’articolo 5 del regolamento UEFA, quello su «integrità delle competizioni e multiproprietà». Inoltre, il fatto che nella passata stagione i francesi non si siano qualificati alle competizioni UEFA, mentre quest’anno i rossoneri abbiano fatto la Champions e il Lille la Conference – escludendo quindi qualsiasi possibilità di incontrarsi o condizionarsi – riduce praticamente a quasi zero il rischio sanzione da questo punto di vista.

Il problema potrebbe sorgere solamente nel caso in cui la giustizia sportiva italiana certificasse l’alterazione della documentazione fornita alla FIGC. La UEFA in questo caso potrebbe muoversi e se qualcosa nelle procedure di ammissione fosse arrivato in modo anche parzialmente falsato o distorto si potrebbe arrivare fino ad una pesante esclusione dalle competizioni europee. Tutto dipenderà dall’evoluzione della situazione in patria, mentre sul tema multiproprietà non sembra si possano configurare violazioni di alcun tipo.