Roberto D’Aversa non è più l’allenatore del Lecce. A comunicarlo è lo stesso club salentino con una nota sul proprio sito ufficiale. A pesare la sconfitta casalinga contro il Verona e la testata del tecnico ai danni di Thomas Henry nel parapiglia finale.
«Dopo i fatti avvenuti al termine della gara Lecce-Verona, l’U.S. Lecce comunica di aver sollevato dall’incarico l’allenatore Roberto D’Aversa. Al mister ed al suo staff va il ringraziamento per il lavoro svolto», si legge nella nota. Ora i giallorossi valutano le figure, secondo l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, di Luca Gotti (ultima esperienza allo Spezia la scorsa stagione) e Leonardo Semplici che aveva sostituito lo stesso Gotti in Liguria, senza riuscire a evitare la retrocessione, nello spareggio proprio contro il Verona. Gotti al momento sembra favorito, mentre Semplici ha già lavorato con Corvino a Firenze.
Tornando al gesto di D’Aversa, subito condannato dal Lecce, a poco sono servite le scuse del tecnico arrivate nella serata di domenica. Molto probabilmente, con il comunicato del Giudice Sportivo di domani arriverà una pesante squalifica, visto che il supplemento di indagine della Procura Federale non è necessaria. La terna arbitrale ha visto tutto, in particolare l’assistente Colarossi che era a mezzo metro da D’Aversa e Henry, e il direttore di gara Chiffi ha espulso sia il tecnico del Lecce sia l’attaccante del Verona. Il referto permette quindi al Giudice Mastrandrea di prendere la sua decisione.
Nel Codice di giustizia sportiva, al comma 2 dell’art. 39, si legge: «Ai tecnici responsabili di condotta gravemente antisportiva commessa in occasione o durante la gara, è inflitta, salva l’applicazione di circostanze attenuanti o aggravanti, come sanzione minima la squalifica per due giornate o a tempo determinato». Bisognerà dunque valutare le attenuanti (in particolare il comportamento di Henry), ma soprattutto le aggravanti, che in questo caso – visto il ruolo di D’Aversa e le modalità dello scontro – sono evidenti.
Per farsi una idea della proporzione della futura squalifica ai danni di D’Aversa ci sono dei precedenti. Quello più famoso è quello di Delio Rossi che si scagliò contro Ljajic ai tempi della Fiorentina. Una scazzottata in panchina che costò al tecnico tre mesi di squalifica, scontati quasi interamente in l’estate. C’è un altro caso, datato 27 gennaio 2019, che vide protagonista l’allenatore della Lucchese Favarin. Questi invita uno dei suoi a spaccare le gambe a un avversario e poi colpisce con una violenta testata un tesserato dell’Alessandria: fermato fino al 30 giugno.
L’ipotesi più accreditata per D’Aversa è quella di uno stop che lo tenga lontano dai campi fino a fine stagione, ma tutto dipende da che cosa ha in mano il Giudice. Di sicuro la squalifica non sarà scontata da tecnico del Lecce, visto l’esonero odierno.