Lotito studia una causa contro ignoti: voleva la ripetizione di Lazio-Milan

Si passa per Coni, FIGC, Ministero dello Sport, Governo, interrogazioni parlamentari e addirittura la magistratura, se riterrà di poterlo fare.

Lotito nuovo Flaminio
Claudio Lotito (Foto: Marco Rosi - SS Lazio/Getty Images)

«La Lazio si farà valere nelle sedi preposte. Certi episodi si ripetono da diverso tempo. Vedremo di farci valere con altre istituzioni». Con queste parole il patron della Lazio Claudio Lotito si esprima al termine della sfida tra i biancocelesti e il Milan. Ora, secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, il senatore di Forza Italia sarebbe pronto a fare un passo ulteriore.

Coni, FIGC, Ministero dello Sport, Governo, interrogazioni parlamentari e addirittura la magistratura, se riterrà di poterlo fare, anche se rimane l’ostacolo della clausola compromissoria. Clausola che potrebbe essere “aggirata” presentando una denuncia contro ignoti. In che termini e contro chi si muoverà non è ancora chiaro, ma la mossa è allo studio.

Secondo il quotidiano, Lotito si è confrontato con l’avvocato Gentile e ha provato addirittura a capire se ci fossero le condizioni per chiedere la ripetizione della sfida tra Lazio e Milan per errore tecnico (a proposito del rigore non fischiato a Castellanos). Condizioni che non ci sono.

Solo poco tempo fa Lotito invocava le vie legali contro la FIGC, affermando la volontà di fare causa per una Serie A sul modello Premier League. Due giorni dopo si è trovato a denunciare torti arbitrali, l’ultimo colpo – secondo il presidente della Lazio – alla credibilità del sistema, che in sua opinione va riformato.

Lotito ha invocato «istituzioni terze per porre fine a situazioni incresciose». Per terzietà si riferirebbe alla gestione del mondo arbitrale, conglobato nella FIGC e coinvolto nell’elezione del presidente federale. A suo avviso andrebbe scorporato.