Svolta sullo stadio Franchi. I tempi e le risorse finanziarie spalmate su ulteriori due anni rispetto ai paletti del 2026 dal governo Meloni danno la possibilità alla Fiorentina di non dover lasciare più il Campo di Marte durante i lavori di restyling dell’impianto.
Ad annunciarlo è il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi: «La Fiorentina potrà giocare, se vorrà, al Franchi fino al 2028. Grazie al governo, e al lavoro del ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto, è stata prevista una nuova programmazione finanziaria del Piano nazionale complementare, nell’ambito del decreto legge Pnrr, che viene estesa al 2028 ed entro 60 giorni l’esecutivo verificherà a che punto siano gli interventi finanziati dal Pnc, per poterne adeguare scadenze e tempistiche rispetto all’effettivo stato di realizzazione. L’intervento finanziato dal Pnc per il Franchi, rientra quindi nella proroga».
Si risolvono così, almeno sulla carta, tutte le incognite legate alle trasferte in un altro stadio che era rimasto ancora da definire e che i tifosi avrebbero dovuto affrontare anche in occasione degli impegni casalinghi. Palazzo Vecchio ha ringraziato Roma non mancando però di auspicare che il governo ora «possa rispondere positivamente anche sulla richiesta di restituire alla città di Firenze i 55 milioni di euro a suo tempo tolti».
«Siamo molto contenti che il governo sia venuto incontro alle nostre lettere di tre mesi fa, anche se nel frattempo come è noto avevamo già trovato la soluzione per far giocare la Fiorentina al Franchi per tutto il campionato 2024/25. Se decade l’obbligo di rispettare la scadenza dei lavori del dicembre 2026, la prossima amministrazione comunale avrà tutto il tempo di valutare come gestire il cantiere da metà 2025 in poi sfruttando questa opportunità in più. Avanti tutta», ha aggiunto.