Per almeno un mese, difficilmente l’arbitro Di Bello verrà designato da Rocchi per arbitrare partite di Serie A. Questo – secondo quanto riporta Sky Sport – è ciò che emerge dai vertici dell’AIA, i quali non hanno gradito la prestazione dell’arbitro di Brindisi, soprattutto per quanto riguarda la gestione generale e disciplinare della partita.
La partita è essenzialmente sfuggita di mano, nonostante non tutte le decisioni prese siano considerate errate. Ad esempio, è stata condivisa la scelta di non assegnare il rigore per lo scontro tra Maignan e Castellanos, anche se l’episodio è piuttosto particolare e concedere il calcio di rigore non sarebbe stato un grave errore.
Tuttavia, la sostanza è che Maignan tocca chiaramente il pallone deviandolo, per poi travolgere Castellanos a causa della scivolata sul terreno di gioco, senza colpe particolari. Il caso è stato dunque derubricato a “scontro di gioco” e non identificato come chiaro ed evidente errore.
È stata corretta anche la decisione di mostrare il secondo cartellino giallo a Pellegrini, che ha perso il pallone per avere fermato Pulisic in un’azione promettente del Milan. Tuttavia, sarebbe stato opportuno prevenire: Di Bello, vedendo Castellanos a terra colpito al volto (poteva essere assistito dal quarto uomo), avrebbe dovuto interrompere il gioco prima che la situazione si complicasse.
Il fischietto internazionale non è nuovo quest’anno a episodi controversi: in Juventus-Bologna non vide il rigore di Iling su Ndoye (senza essere addirittura richiamato dal VAR) e fu fermato in quel caso sempre per un mese, tornando dopo 36 giorni in Fiorentina-Cagliari. Con la pausa per le nazionali di mezzo, anche stavolta ci sarà un lungo stop: non arbitrerà in Serie A per almeno tre giornate, poi tornerà in Serie B e successivamente potrebbe essere riproposto per un paio di sfide da qui alla fine del campionato.