Sembra essere arrivata al rettilineo finale la trattativa fra la famiglia Zhang e il fondo statunitense Oaktree Capital Management per allungare la scadenza del finanziamento ottenuto nel 2021.
L’attuale deadline è fissata al 20 maggio 2024 con il presidente Steven Zhang, affiancato dai consulenti Goldman Sachs e Raine Group, che ha avuto sempre come obiettivo quello di ridiscutere i termini dell’accordo che hanno garantito a Suning di accedere a risorse per un totale di 275 milioni di euro.
Zhang nuova scadenza Oaktree – Gli attuali termini del finanziamento
L’indiscrezione dell’agenzia di stampa britannica Reuters va nella direzione di una conferma. Zhang sarebbe vicino a siglare una estensione dei termini per restituire il finanziamento ottenuto da Oaktree che, per via dei tassi di interesse del 12%, deve essere saldato fra tre mesi con circa 385 milioni, pena l’escussione del pegno da parte del fondo: le quote dell’Inter in mano alla famiglia Zhang.
Il nuovo accordo – scrive Tuttosport – prevederebbe solamente lo spostamento in avanti della data di scadenza, senza aggiungere alcuna risorsa economica in favore degli Zhang, che non avrebbero usato circa 100 milioni degli originari 275 milioni. Ovviamente una scadenza più lunga porta a una cifra maggiore da restituire al termine del nuovo accordo, superiore ai circa 385 milioni previsti per il 20 maggio 2024.
Zhang nuova scadenza Oaktree – La strategia per il futuro
In cambio di una scadenza più lunga, Oaktree alzerà i tassi di interesse con la scadenza che dovrebbe essere fissata per il 2026, così da permettere agli Zhang di incassare dall’Inter le importanti cifre garantite dalla nuova Champions League (stagione 2024/25 e 2025/26) e quelle del nuovo Mondiale per Club, previsto nell’estate del 2025 e a cui i nerazzurri sono sicuri di partecipare, in cambio di un premio FIFA di minimo 50 milioni di euro.
Non cambierà, invece, la linea guida da seguire per i conti societari: riduzione del costo rosa e risanamento dei conti con qualche cessione sì dolorosa, ma comunque rimpiazzabile con le occasione che il mercato offrirà, con particolare attenzione ai parametro zero, settore dove Ausilio e Marotta hanno dimostrato di sapersi districare con grande abilità. Senza dimenticare l’obiettivo di alzare i ricavi, fermi ora a 390 milioni di euro escludendo il player trading,
In più, per il 2026 la questione stadio dovrebbe essere molto più chiara, con una decisione definitiva già presa tra San Siro e Rozzano e l’inizio dei lavori o per la ristrutturazione del Meazza (oggi è andato in scena un incontro con il Comune di Milano, Inter e Milan), o per il nuovo stadio tutto nerazzurro nell’area Cabassi del comune a sud di Milano.