Ufficiale, la Juventus rimborsa il bond da 175 milioni di euro

Il club bianconero ha annunciato il rimborso del bond in scadenza nella giornata di oggi, lunedì 19 febbraio 2024.

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Maurizio Scanavino (Nicolò Campo / Insidefoto)

Adesso è ufficiale. La Juventus ha comunicato «che, in data odierna, è stato rimborsato integralmente il prestito obbligazionario non convertibile “€175,000,000 3.375 per cent. Notes due 19 February 2024”, con scadenza il 19 febbraio 2024, negoziato sul sistema multilaterale di negoziazione “Global Exchange Market” di Euronext Dublin, per l’ammontare nominale di € 175 milioni, oltre agli interessi di periodo maturati pari a circa € 5,9 milioni».

Lo ha annunciato lo stesso club bianconero attraverso una nota. Rispetto a quanto inizialmente preventivato, non sono stati utilizzati fondi provenienti dall’aumento di capitale, ma il rimborso è avvenuto «mediante l’utilizzo di risorse finanziarie rivenienti da linee bancarie preesistenti e nuove, dalla cessione di crediti pro soluto e da linee a medio termine di factoring che prevedono la cessione pro-solvendo di crediti futuri relativi a diritti audiovisivi delle competizioni italiane assegnati per il nuovo ciclo quinquennale con inizio dal 2024/2025». Si riduce così l’indebitamento a breve termine e cresce l’indebitamento a medio-lungo termine.

A livello di liquidità, al 31 dicembre 2023 la Juventus aveva disponibilità liquide per 12,9 milioni rispetto ai 48,7 milioni al 30 giugno scorso. La mancata partecipazione alle coppe ha influito sul cash-flow, mentre nel periodo Exor ha effettuato due versamenti, uno da 80 e uno da 47 milioni, per complessivi 127 milioni che rappresentano sostanzialmente il valore pro-quota di Exor all’interno dell’operazione di aumento di capitale. La holding degli Agnelli-Elkann, inoltre, si è impegnata a sottoscrivere e liberare, al prezzo di sottoscrizione, le azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati, fino ad un ammontare complessivo pari a circa 72 milioni.

La quota restante dell’aumento di capitale, pari a 72 milioni circa, dovrebbe quindi essere sufficiente in termini di cassa a breve termine, senza necessità di ulteriori operazioni nei prossimi mesi. La previsione è quella di un cash-flow positivo nel secondo semestre, alla luce anche di un minore impatto legato agli effetti negativi per la mancata partecipazione alle coppe europee.

«Si prevede che il cash-flow del secondo semestre sia positivo, con conseguente riduzione significativa dell’indebitamento finanziario netto, sia per l’effetto derivante dal completamento dell’operazione di aumento di capitale, sia per il minore impatto, nel secondo semestre, degli effetti negativi sul cash-flow derivanti dalla mancata partecipazione alle competizioni UEFA e dai pagamenti di debiti netti per Campagne Trasferimenti», ha spiegato la Juventus nella semestrale pubblicata venerdì 16 febbraio.

In particolare, «al 31 dicembre 2023 il Gruppo dispone di linee di credito bancarie (con esclusione del prestito obbligazionario e del mutuo immobiliare riferito allo stadio) per 442,3 milioni, non utilizzate per complessivi 236,6 milioni». Inoltre, «successivamente al 31 dicembre 2023 e sulla base di una strategia definita nei mesi precedenti, la Società ha ottenuto rinnovi e nuove linee bancarie e di factoring, prevalentemente committed e a medio-lungo periodo, per circa 65 milioni, il parziale utilizzo delle quali è previsto ai fini del rimborso del bond».