Quali sono i gruppi attivi in Italia con volume d’affari superiore al miliardo? A questa domanda ha provato a rispondere L’Economia de Il Corriere della Sera, con un’analisi che si è concentrata sulle aziende dell’industria e dei servizi, con l’esclusione di cooperative, banche, assicurazioni e Sgr. In totale si tratta di 306 società. Soltanto tre vanno però oltre il tetto dei cento miliardi (peraltro mai superato prima, in Italia). Tutte e tre sono a controllo pubblico e si occupano di energia.
Tra i nostri primi tre gruppi – Enel, Eni, Gse – e tutti gli altri c’è un abisso. Già il quarto in classifica — Edison, controllo francese — è staccatissimo: 30,4 miliardi. Da lì in avanti la discesa lungo le prime venti posizioni quasi precipita prima verso i 15 miliardi, poi verso i 10, poi decisamente sotto.
Quasi tutte le società presenti in questo studio sono a controllo pubblico o estero ( vuoi perché all’estero hanno le sedi legali e/o fiscali, vuoi perché dall’estero sono formalmente controllate) anche se in Telecom, decima in classifica, il 10% circa di Cdp consente un eso nelle decisioni strategiche pari a quello del 23% e rotti di Vivendi grazie al fatto che la società è per il Paese un asset strategico.
Prysmian, nona, possiamo anche considerarla italiana ma è una public company che qui ha solo il 7% dei suoi azionisti; Essilor-Luxottica, con i suoi 24,5 miliardi di giro d’affari 2022, potrebbe essere quinta (davanti a Stellantis Europe, di fatto la vecchia Fca Italia) se non fosse che il consolidato fa riferimento alla holding controllata da Delfin, sede in Lussemburgo, e dunque in classifica compare con la sola subholding Luxottica Group, quattro miliardi di fatturato.
Stesso discorso, più o meno, per Ferrero. Per certi versi, non c’è nulla di più italiano: dalla Nutella alle strategie che da Alba, Piemonte, anno dopo anno hanno portato (e porteranno) il gruppo a leadership globali assolute. Però anche in questo caso la sede della holding di controllo è in Lussemburgo. Per cui Ferrero, nonostante consolidi il bilancio con l’italiana Ferrero Spa (14 miliardi di ricavi nel 2022, 17 nel 2023), è formalmente a tutti gli effetti una società a controllo estero.
Società che fatturano di più in Italia – La graduatoria
Di seguito, la graduatoria stilata da L’Economia de Il Corriere della Sera:
- Enel – 140,5 miliardi di euro
- Eni – 132,5 miliardi di euro
- Gse (Gestore dei Servizi Energetici) – 121,9 miliardi di euro
- Edison – 30,4 miliardi di euro
- Stellantis Europe – 24 miliardi di euro
- A2A – 22,9 miliardi di euro
- Hera – 20,1 miliardi di euro
- Prysmian – 16,1 miliardi di euro
- Kuwait Petroleum Italia – 15,9 miliardi di euro
- Telecom Italia – 15,8 miliardi di euro
- Saras – 15,8 miliardi di euro
- Esso Italiana – 14,5 miliardi di euro
- Leonardo – 14,3 miliardi di euro
- Ferrero – 14 miliardi di euro
- Engie Italia – 13,7 miliardi di euro
- Ferrovie dello Stato Italiane – 13,1 miliardi di euro
- Axpo Italia – 12,9 miliardi di euro
- Isab – 10,5 miliardi di euro
- Parmalat – 10,1 miliardi di euro
- Saipem – 10 miliardi di euro