UEFA al voto per cambiare lo Statuto: così Ceferin allungherà il suo mandato

Si voterà per consentire il rinnovo dell’elezione da presidente UEFA oltre i tre mandati. Ceferin sembra avere le spalle coperte per il momento.

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Aleksander Ceferin (Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Il presidente della UEFA Aleksander Ceferin viene ancora dato in vantaggio. Dopo le dimissioni di Zvonimir Boban e la pressione degli inglesi, sembrava che la UEFA potesse subire una scossa. Sembrava che al Congresso di oggi ci sarebbe stata una conta degli oppositori del presidente sloveno. Tuttavia, nelle ultime due settimane, la situazione è cambiata.

Quasi tutte le federazioni hanno fatto intendere che, «nel nome dell’unità del calcio europeo», voteranno a favore di Ceferin. Una significativa inversione di marcia. A Nyon, non tutti sono entusiasti, anche se nessuno lo afferma chiaramente. Quindi, avanti così fino al 2027, data delle prossime elezioni del presidente UEFA, con sempre più sfide all’orizzonte, a cominciare dalla Superlega che – come svelato da Calcio e Finanza – si prepara intanto a una causa miliardaria alla Federcalcio europea.

Questo non è un voto elettorale per Ceferin, che ha vinto l’anno scorso a Lisbona ed è in carica dal 2016. Si tratta di un voto sulla riforma dello Statuto UEFA che lui ha proposto e che, secondo i critici, rappresenta un passo indietro dal punto di vista della democrazia. Che cosa chiede Ceferin? Di poter essere teoricamente rieletto oltre i tre mandati, limite che lui stesso aveva introdotto nel 2017. Un presidente non poteva rimanere in carica per più di dodici anni.

Con la riforma, il limite per Ceferin (eletto prima del 2017) sarà abolito, consentendo una candidatura per un altro quadriennio, o più. La mossa non è stata ben accolta dagli inglesi, che però non hanno trovato sostegno nelle altre federazioni britanniche. Dalle file dell’opposizione, tutti si sono ritirati uno dopo l’altro: le federazioni scandinave (esclusa forse la Norvegia), la Romania, nonostante il presidente Burleanu stia lavorando alla candidatura del 2027, la Moldova e altre possibili ribelli. Non è ancora chiaro come voterà Shevchenko al suo debutto per l’Ucraina.

Quanto a Boban, scelto da Ceferin e nominato capo del calcio UEFA, per lui l’estensione del mandato va contro certi valori. Si è dimesso facendo rumore, con una lettera aperta. Certamente, accarezzava l’idea che dopo il 2027 potesse giocarsi le sue carte elettorali. Ora è tutto da vedere. Forse fra tre anni sarà il contendente di Ceferin. Ieri, nell’esecutivo, l’unico a opporsi è stato l’inglese Gill, che ha anche chiesto di votare separatamente le modifiche.