Serie A, l’arbitro anonimo: «Rocchi provato. Sei mi esponessi sarei radiato»

Torna a parlare il direttore di gara secondo il quale ci sarebbero delle storture nel sistema arbitrale in Italia.

Arbitro anonimo Serie A
Gianluca Rocchi (Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

Dopo il clamore mediatico destato dallo scorso servizio in cui un arbitro di Serie A ha riportato quelle che per lui sarebbero delle gravi anomalie nel sistema arbitrale in Italia, l’AIA (l’associazione arbitri), ha parlato di accuse inaccettabili e illazioni in forma anonima e Gianluca Rocchi, designatore, ha convocato tutta la sua squadra di arbitri e assistenti per una riunione.

Questa sera la trasmissione televisiva “Le Iene” tornerà sul tema con delle novità: l’arbitro anonimo parla di nuovo aggiungendo altri dettagli e un resoconto della riunione organizzata da Rocchi. Dopo il servizio, l’anonimo racconta che «è partita la caccia all’uomo all’interno della Commissione Arbitri nazionale, c’è uno stato di agitazione tangibile, molti hanno dei sospetti e ognuno formula le proprie ipotesi su chi sia la talpa».

Sulla reazione dei colleghi all’intervista, la “talpa” spiega: «Ce ne sono tanti che hanno espresso la loro solidarietà nei confronti dell’arbitro anonimo e hanno condiviso i contenuti espressi nel servizio. Rocchi il giorno dopo il servizio ha convocato una riunione con tutti i componenti della Commissione Arbitri nazionale per le ore 19, eravamo all’incirca 160, tutti collegati via zoom».

Nell’occasione «sembrava provato per il servizio andato in onda, l’ennesimo attacco che viene fatto agli arbitri dall’esterno. Ci ha invitato a non farci coinvolgere emotivamente, e ad andare in campo mettendoci gli attributi e dimostrando il nostro valore. Per il resto lui dice che è solo una messa in scena, una roba mediatica per attaccare la sua persona e gli arbitri. Ma ha detto anche che, nel caso la talpa dovesse davvero esistere, prima della fine della stagione andrà da lui, chiederà scusa e dirà che ha fatto una c***ata».

L’arbitro non ha intenzione di chiedere scusa, «perché ci sono state tante situazioni che purtroppo non vengono portate alla luce». Tuttavia, non si esporrà, perché «so a cosa andrei incontro: alla radiazione. Aver parlato anche anonimamente è già tanto, per cercare di far emergere i problemi che abbiamo all’interno di questo ambiente. Tutti hanno ben chiaro che se ci avessi messo la faccia avrei già terminato mio percorso in Serie A».

L’uomo spera che gli errori al VAR diminuiscano, «anche perché la sera precedente al servizio delle Iene c’è stata la finale di Supercoppa italiana Inter-Napoli, e tra vari episodi c’è stata un’espulsione dovuta a una doppia ammonizione del giocatore del Napoli, Simeone. La prima ammonizione che lo riguarda è stata chiaramente un errore, in quanto il fallo del giocatore del Napoli è stato un semplice fallo, che invece l’arbitro ha ritenuto di sanzionare con un cartellino giallo, a mio parere ingiustificato visto il tipo di azione e d’intervento per nulla pericoloso. L’ammonizione era del tutto fuori luogo».

In chiusura, il direttore di gara spiega che «ad oggi non abbiamo avuto alcun chiarimento in merito ai dubbi sollevati sulle partite Sassuolo-Lazio e Juventus-Roma. A mio parere, sarebbe opportuno che il responsabile della Commissione Arbitri Nazionale desse delle spiegazioni in merito. Anche perché ci servirebbe per motivi didattici e per sapere con certezza come ci si deve comportare in futuro in casi analoghi».