Ceferin: «Nuova Champions qui per restare. Mondiale per Club non ha senso»

Il presidente della UEFA ha parlato delle competizioni che si potrebbero sfidare nei prossimi anni, tra quelle già lanciate e quelle solo sulla carta.

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(Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

La nuova Champions League, il Mondiale per Club a 32 squadre e la Superlega. I tre tornei – con tre diversi organizzatori – sono stati oggetto della lunga intervista rilasciata dal presidente della UEFA Aleksander Ceferin al quotidiano inglese Telegraph Sport.

Il presidente della Federcalcio europea ha dichiarato che una delle ragioni per cui ha escluso che la finale di Champions League si svolgesse al di fuori dell’Europa è stata proprio la reazione al caso Superlega. «I tifosi hanno mostrato così tanto rispetto per il calcio che non faremmo mai una cosa del genere nei loro confronti».

La sentenza della Corte di Giustizia sulla Superlega

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Ue dello scorso dicembre ha scatenato il panico alla UEFA dopo che le regole dell’organismo che vietano le leghe separatiste sono state ritenute “illegittime”. «Il comunicato stampa era fuorviante. Non c’è nulla nella decisione della Corte che indichi un abuso del nostro monopolio. Questo è un punto molto importante e ci siamo lamentati con la Corte, ma non puoi cambiare il primo effetto».

Avendo avuto il tempo di studiare la sentenza completa, il presidente sloveno l’ha definita «non male per il calcio. Ciò che è più importante per me è che tutta la comunità calcistica ha respinto tutto ciò. Nessun tribunale avrebbe potuto obbligare il mondo del calcio a partecipare a questa competizione sciocca. Nessuno. Insisto ancora sul fatto che questo non sarebbe mai successo perché avrebbe rovinato il calcio. E non lo permetteremo, nessuno lo permetterà nel calcio. Non puoi comprare il calcio».

Il presidente della UEFA non teme che le squadre possano utilizzare la sentenza come leva nelle future trattative con la Federcalcio europea, che non può più bloccare arbitrariamente competizioni separatiste, e ha promesso che non parteciperà a nessuna iniziativa che impedisca alle squadre di qualificarsi per la Champions League solo in base ai risultati nazionali.

In vista del lancio del nuovo formato della competizione nella prossima stagione, che garantirà a ciascun club almeno 8 partite in un singolo girone basato sul “modello svizzero”, ha aggiunto: «Posso dire che il nuovo sistema della Champions League è qui per restare e non stiamo pianificando nulla di più. E non lo faremo perché ora il carico di lavoro dei giocatori e tutto il resto sono al limite».

Il nuovo Mondiale per Club a 32 squadre

Questo carico è stato aggravato anche dal lancio del nuovo Mondiale per Club a 32 squadre da parte della FIFA, che si svolgerà ogni quattro anni a partire dal prossimo anno. «Ero contrario alla proposta che fosse organizzato ogni anno. Perché non ha senso. Non credo abbia senso neanche ogni quattro anni. Ma le squadre lo vogliono».

Respingendo la minaccia del nuovo evento alla predominanza della sua competizione di punta, Ceferin ha così concluso: «La Champions League è la Champions League e resterà la Champions League. Un torneo ogni quattro anni non mi preoccupa».