La Procura di Udine ha reso noto di aver aperto un procedimento penale a carico della persona individuata e denunciata per il reato di incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi (604 bis), in merito alla partita di domenica scorsa Udinese-Milan.
Lo rende noto il Procuratore, Massimo Lia, in un comunicato, precisando che ieri la Procura ha ricevuto una prima informativa sulla vicenda. La Procura ha fatto sapere che le indagini continuano per verificare nel dettaglio la dinamica di quanto accaduto, se vi sono altre persone responsabili e il ruolo avuto dalla persona denunciata.
Si tratta – come già noto a partire dalla giornata di ieri – di un uomo di 46 anni della provincia di Udine, già conosciuto dalle forze dell’ordine e nei cui confronti il questore Alfredo D’Agostino ha emesso un Daspo della durata di cinque anni. L’uomo è stato anche denunciato in stato di libertà.
Da parte sua, l’Udinese ha fatto un passo oltre il Daspo di cinque anni annunciando «che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato. La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società», ha spiegato il club friulano in una nota.