Razzismo, la nota dell'Udinese: «Solidarietà a Maignan. Lavoriamo per punire i colpevoli»

Dopo le parole del responsabile dell’area tecnica, Federico Balzaretti, arriva la presa di posizione del club friulani all’indomani dell’accaduto al Bluenergy Stadium.

stadio udinese bluenergy stadium
(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Dopo gli insulti razzisti ricevuti da Mike Maignan in occasione di Udinese-Milan, e i numerosi messaggi di vicinanza al portiere rossonero da parte di calciatori e figure istituzionale del calcio e non solo, ecco che arriva nella mattinata di domenica la nota del club friulano.

«Udinese Calcio è profondamente dispiaciuta e condanna ogni atto di razzismo e violenza – si legge sul sito ufficiale del club bianconero -. Riaffermiamo la nostra avversione a qualsiasi forma di discriminazione ed esprimiamo la nostra profonda solidarietà al giocatore del Milan Mike Maignan alla luce del deplorevole episodio avvenuto sabato nel nostro stadio».

«L’Udinese collaborerà con tutte le autorità inquirenti per garantire l’immediato chiarimento dell’accaduto, con l’obiettivo di adottare ogni misura necessaria per punire i responsabili. Come Club, continueremo a lavorare diligentemente, come abbiamo sempre fatto, per promuovere la diversità e l’integrazione di tutte le etnie, culture e lingue tra i nostri giocatori, lo staff, la città ed una tifoseria che ha sempre dimostrato correttezza».

Maignan razzismo nota Udinese – Il post del portiere su Instagram

Poco prima sul proprio profilo ufficiale di Instagram, lo stesso Maignan ha scritto un lungo post che recita: «Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito. E’ stato l’uomo. E’ stato il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede. E non sono il primo a cui è successo. Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla.

Oggi un intero sistema deve assumersi le proprie responsabilità:
– Gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo nell’anonimato di un forum.
– Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di tacere, siete complici.
– Il club dell’Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, è complice.
– Le autorità e la Procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fai nulla, SARAI COMPLICE ANCHE TU.

L’ho già detto e se è il caso lo ripeto: non sono una VITTIMA. E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME. È una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio. Ma è una battaglia che vinceremo». In segno di solidarietà con il proprio calciatore, infine, il Milan ha deciso che nella giornata di domenica non pubblicherà nulla sui suoi canali social.