Rispunta il DL Crescita: ipotesi emendamento per reintrodurre i vantaggi fiscali

Tentativo in extremis per Forza Italia, usando l’iter parlamentare per saltare le opinioni del governo. Il partito conta fra le proprie fila anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito.

Lazio conferenza servizi Flaminio
Claudio Lotito (Foto Andrea Staccioli / Insidefoto)

La legge di Bilancio non ha chiuso ogni speranza del mondo del calcio italiano di vedersi riconoscere i vantaggi fiscali garantiti dal Decreto Crescita. Nonostante il recente rifiuto del governo, la richiesta verrà riproposta attraverso un emendamento parlamentare nella legge di conversione del Milleproroghe. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano.

Il governo, lo scorso ottobre, ha deciso di eliminare il Decreto Crescita per gli sportivi professionisti, ma il mondo del calcio continua a cercare il ripristino della norma in ogni occasione utile. La possibilità di poter ingaggiare calciatori provenienti dall’estero e pagare la metà delle tasse sul loro ingaggio è un vantaggio non di poco conto per i conti, spesso in rosso, dei club italiani.

Nonostante sembrasse che la vicenda si fosse chiusa dopo l’incontro del Consiglio dei ministri a Natale, la partita per una proroga non è ancora del tutto terminata. Per evitare ostacoli politici e non creare tensioni all’interno della maggioranza, questa volta l’approccio sarà parlamentare. L’emendamento sarà presentato da un partito (Forza Italia, di cui fa parte anche il presidente della Lazio, Claudio Lotito) proprio nella legge di conversione del Milleproroghe, evitando così il confronto diretto con il governo.

L’unica incognita, oltre all’esito di questo tentativo in extremis, è legato al tempo. Infatti, fra i vari passaggi parlamentari e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale (che renderebbe la norma di nuovo legge) si resterebbe fuori dalla finestra invernale del calciomercato, che termina alle ore 20 di giovedì 1° febbraio.

La proroga potrebbe quindi riguardare direttamente la prossima sessione di calciomercato estiva, un’opzione gradita dai presidenti dei club, visto che gli affari più costosi si chiudono di solito durante l’estate. Anche se alcuni sperano anche in una retroattività della proroga per salvare i contratti firmati durante questo periodo. Inoltre, è ancora sul tavolo la proposta di una riforma più ampia dell’agevolazione fiscale, con possibili modifiche al tetto stipendi e l’introduzione di ulteriori regolamentazioni, pur garantendo uno sconto a lungo termine.