Violazioni del FPF inglese: fissata la data per l’udienza del Manchester City

L’AD della Premier League Richard Masters ha confermato che è stata fissata una data per l’udienza sulle presunte violazioni del Fair Play Finanziario inglese.

Data processo Manchester City
(Foto: Shaun Botterill/Getty Images)

L’amministratore delegato della Premier League Richard Masters ha rivelato che è stata fissata una data per l’udienza sulle accuse di violazioni delle regole del Fair Play Finanziario inglese da parte del Manchester City. Lo scrive la stampa inglese, ricordando che la Premier League ha accusato i suoi campioni di 115 presunte violazioni dei regolamenti economico-finanziari dopo aver aperto un’indagine nel 2018.

Secondo il Daily Mail, lo storico processo era previsto per la fine dell’autunno del 2024, quando il club si sarebbe dovuto trovare davanti a una giuria indipendente in quella che probabilmente sarà la più grande udienza nella storia della competizione. A tal proposito, Masters ha confermato che una data è stata fissata, prima di aggiungere che «non posso dire quando sarà».

L’uomo ha poi insistito sul fatto che «il volume e il carattere» delle accuse contro il Manchester City sono diversi da quelli contro Everton e Nottingham Forest, club che sono stati recentemente accusati dalla Premier League per aver infranto le regole di spesa. Le due società rischiano una detrazione di punti in questa stagione, qualora fossero giudicati colpevoli.

Il Manchester City è accusato invece di aver violato 115 regolamenti in 14 stagioni dal 2009/10 in avanti. Le accuse includono rivendicazioni sulla rendicontazione finanziaria e la mancanza di collaborazione nei confronti di un’indagine della Premier League aperta nel 2018. Attualmente, il processo si trova nella fase in cui vengono raccolte le dichiarazioni dei testimoni, cosa che probabilmente rimarrà tale fino alla primavera.

Se il processo dovesse poi proseguire senza intoppi, il verdetto arriverebbe probabilmente intorno all’estate del 2025. Il Manchester City, da parte sua, ha comunque già sottolineato di avere a disposizione «prove inconfutabili» a sostegno della propria causa.