Continuano le indiscrezioni che riportano l’avanzare delle trattative per la cessione del Gruppo Prada a un fondo di private equity inglese legato ai Wertheimer, famiglia di proprietari di Chanel.
Come riporta l’edizione de Il Giornale, ci sarebbe giù un’offerta del fondo in seguito a un vertice a Milano tra Miuccia Prada e un’istituzione finanziaria vicina ai proprietari di Chanel. Si dovrebbe partire da una valutazione di 6 miliardi, con la famiglia che si è presa del tempo prima della decisione finale che avvierebbe l’iter per la cessione.
Le trattative sono comunque arrivate a un punto avanzato, con un incontro avvenuto prima di Natale tra rappresentanti del fondo, Miuccia Prada, e il figlio Lorenzo Bertelli. A sorpresa,, non erano presenti a quanto pare l’amministratore delegato Andrea Guerra e Patrizio Bertelli durante questa riunione.
In caso di vendita, Miuccia Prada potrebbe mantenere il controllo del marchio Miu Miu, mentre il futuro creativo di Prada potrebbe essere affidato a nuove figure. Raf Simons, il designer belga attualmente coinvolto nella direzione creativa di Prada, sembra essere al centro delle discussioni sulle scelte stilistiche e commerciali delle collezioni.
Nei primi nove mesi del 2023, il Gruppo Prada, dal valore complessivo di 12,5 miliardi di euro, ha registrato una crescita del 17%, con ricavi che hanno toccato i 3,34 miliardi. Miu Miu, da sola, ha avuto un notevole aumento del 49% nei suoi ricavi nello stesso periodo.
In seguito a una cessione si fa largo l’ipotesi di una quotazione del gruppo a Piazza Affari, soprattutto dopo il debutto nel 2011 alla Borsa di Hong Kong, dove è stato collocato il 20% del capitale. Recentemente, è circolata l’indiscrezione che i grandi progetti, compreso il dual listing a Piazza Affari, siano stati posticipati alla seconda metà dell’anno. Al momento, Prada Holding detiene oltre l’80% delle azioni del gruppo, rendendo necessaria un’approvazione unanime per ogni decisione, compresa quella della vendita.