Samp: plusvalenze e fatture false, svolta della Procura nelle indagini

Convocata in Procura una serie di professionisti, tra cui avvocati, commercialisti e revisori dei conti, i cui computer contengono informazioni riservate.

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(Foto: GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

Nell’ambito delle indagini sulla gestione finanziaria della Sampdoria, la Procura di Genova ha convocato una serie di professionisti, tra cui avvocati, commercialisti e revisori dei conti, i cui computer contengono informazioni riservate. La convocazione – scrive l’edizione di Genova de La Repubblica – riguarda in particolare ex membri del consiglio di amministrazione durante l’epoca del presidente Ferrero.

Gli indagati, compresi i loro avvocati difensori, sono accusati di varie violazioni, tra cui «false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture fittizie in relazione a compravendite di calciatori». L’obiettivo della convocazione è esaminare il materiale informatico in un processo di selezione compiuto «in contraddittorio per atti non ripetibili».

Il vasto volume di documenti telematici, file, foto, delibere, mail e posta certificata è stato sottoposto a copie forensi, con l’intento di analizzare, confrontare e incrociare i dati raccolti. La complessità del compito ha portato la Procura e gli investigatori del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria a utilizzare il sistema computerizzato noto come “Bestia”. Questo programma investigativo, precedentemente impiegato nelle indagini sul crollo del Ponte Morandi, è stato acquistato dalla Nuix di Londra ed è stato il primo ad essere utilizzato in Italia dalla Guardia di Finanza.

L’inchiesta ha lo scopo di scoperchiare la galassia delle plusvalenze e delle fatture false, in particolare le operazioni di cessione dei calciatori tra club a partire dal 2018 (compresi i 7 transitati dalla Juve alla Samp, e viceversa). Vi è un collegamento con l’inchiesta della Procura di Paola sul fallimento di alcune società legate all’ex presidente della Sampdoria, Massimo Ferrero. Le indagini della Guardia di Finanza hanno rivelato presunte violazioni, inclusi falsi in bilancio, truffa allo Stato e malversazione di fondi pubblici utilizzati per sanare debiti delle case cinematografiche di Ferrero a Roma.

Il filone genovese delle indagini coinvolge principalmente la gestione durante la presidenza di Ferrero, con il coinvolgimento anche dell’ex vice presidente Antonio Romei e di Alberto Bosco, attualmente ancora operativo nella società. Tutti e tre sono oggetto di indagine. Il fascicolo della pm si è arricchito di altri nomi, e lo scorso luglio sono stati emessi decreti di perquisizione e sequestro, coinvolgendo anche istituzioni finanziarie a Milano e Roma.