Le spese delle proprietà in Serie A: oltre 2 miliardi ai club dal 2020

Non saranno i mecenati vecchia maniera, ma le proprietà dei top club italiani, seppur tra molte difficoltà, hanno spesso aperto il portafoglio nelle ultime stagioni.

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(Photo by Enrico Locci/Getty Images)

Non saranno i mecenati vecchia maniera, ma le proprietà di tanti club italiani, seppur tra molte difficoltà, hanno spesso aperto il portafoglio nelle ultime stagioni. Considerando le stagioni dal 2020 in poi, infatti, si parla di oltre due miliardi di euro investiti nel giro di nemmeno quattro anni per diverse delle principali società di Serie A, tra versamenti nelle casse societarie e investimenti da un punto di vista commerciale.

Analizzando da un punto di vista dei versamenti diretti nelle casse, emerge infatti che per diverse delle principali società oggi in Serie A la cifra sia stata pari a 1,78 miliardi di euro, tra finanziamenti, aumenti di capitale e versamenti. Quasi un terzo della cifra corrisponde alla sola Roma, con Friedkin che infatti ha versato oltre 621 milioni nelle casse della Roma, di cui 20 anche nella stagione 2023/24. A seguire troviamo la Juventus, che nei prossimi mesi completerà un nuovo aumento di capitale, con Exor che per ora ha versato 128 milioni di euro ma potrebbe anche aumentare le cifre.

Più lontane invece le altre società. Sul terzo gradino del podio in termini di investimenti troviamo il Genoa, con 777 Partners che ha versato poco meno di 150 milioni nelle casse dei rossoblu, poco più dei 129,5 milioni legati al Milan ma risalenti all’esercizio 2020/21 quando alla guida del club c’era ancora Elliott: dalla stagione 2021/22 la società rossonera non ha più avuto bisogno della società da un punto di vista finanziario. L’Inter invece ha ricevuto 126 milioni dal proprio azionista di maggioranza in questi anni, soldi che la famiglia Zhang ha versato grazie al prestito da 275 milioni garantito dal fondo statunitense Oaktree nel maggio 2021 e che scadrà il prossimo maggio.

Una cifra di poco superiore ai 124,5 milioni che Fininvest ha versato nelle casse del Monza, portandolo per la prima volta in Serie A nella passata stagione, con un futuro da decifrare dopo la scomparsa del patron Silvio Berlusconi lo scorso luglio. Tra le altre società, la Fiorentina ha ricevuto 114 milioni da Commisso, il Bologna quasi 64 da Saputo e la Salernitana oltre 60 da Iervolino. E tra i club oggi non in Serie A emerge anche lo Spezia, con oltre 40 milioni ricevuti da Platek.

Non ci sono tuttavia solo i versamenti in termini finanziari tra le modalità con cui le proprietà investono nei club. Ci sono infatti anche quelli che solitamente vengono indicati come ricavi “captive”, ovverosia quelli che vengono indicati spesso come entrate da “parti correlate”. In particolare, guardando alle principali società, la Juventus il prossimo giugno chiuderà l’accordo con Jeep, brand di proprietà di Stellantis (la società nata dalla fusione tra FCA e Peugeot di cui Exor, holding degli Agnelli-Elkann, è la principale azionsita) che ha garantito oltre 40 milioni di euro annui nelle ultime stagioni. Dietro i bianconeri troviamo Fiorentina e Sassuolo, con i viola sui 25 milioni annui grazie all’accordo con la Mediacom di Commisso e i neroverdi sui 23 milioni grazie a Mapei. Più indietro l’Inter, con i ricavi dal gruppo Suning crollati fino a 0,6 milioni nel 2022/23.