La UEFA non ha preso affatto bene la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione europea, che ha riconosciuto l’abuso di posizione dominante da parte della Federcalcio europea e della FIFA. Così, l’organo di governo del calcio nel vecchio continente ha chiesto alla Corte stessa di correggere il comunicato stampa con il quale la notizia è stata diffusa nel mondo lo scorso giovedì 21 dicembre.
Lo rivela l’autorevole quotidiano inglese The Times, spiegando come a Nyon stiano cercando di reagire a quella che potrebbe anche essere una tempesta perfetta. Quella di chiedere alla Corte di correggersi, tuttavia, è una mossa che qualora venisse confermata avrebbe un impatto clamoroso dal punto di vista meramente mediatico.
In particolare, la UEFA avrebbe chiesto di redigere un comunicato più preciso e fedele alla sentenza, attenuando i toni sull’illegalità delle posizioni della stessa UEFA e della FIFA. «Pur comprendendo che i comunicati stampa non vincolano la Corte, essi sono il punto focale dell’attenzione dei media in casi di alto profilo con un inevitabile impatto, tra l’altro, sulla percezione e sulla reputazione della UEFA, data l’estrema gravità dell’accusa di abuso di posizione dominante», sarebbe stata la posizione della UEFA.
Inoltre, l’organo di governo del calcio europeo avrebbe respinto l’affermazione secondo cui «la FIFA e la UEFA stanno abusando di una posizione dominante», sostenendo che «la sentenza stessa non contiene alcuna constatazione di violazione». Quest’ultimo punto, tuttavia, non trova reale riscontro nella lunga e articolata sentenza.
Al punto 35 si legge, infatti, che «in terzo luogo, ritiene che la FIFA e la UEFA abbiano detenuto per lungo tempo un monopolio economico e commerciale – e quindi una posizione dominante – sul mercato in questione…». Così come al 36: «A tale proposito, osserva innanzitutto che la posizione dominante di cui godono la FIFA e la UEFA non riguarda solo le imprese che potrebbero voler competere con loro organizzando altre competizioni calcistiche internazionali, ma anche, attraverso le federazioni calcistiche nazionali che ne fanno parte, tutti gli altri soggetti interessati al calcio, come le squadre di calcio professionistiche o i giocatori…».
Stesso discorso, infine, per il punto 230 dove si tratta il tema della vendita dei diritti televisivi, anche quello possibile oggetto di abuso di posizione dominante da parte della UEFA. Ma al di là delle precisazioni, è chiaro che l’organismo voglia attenuare la portata mediatica della sconfitta subita davanti alla Corte, da qui la richiesta di intervenire sul comunicato, con il rischio però che la UEFA si esponga a una posizione di debolezza e ottenga il risultato contrario.