Gleison Bremer ha messo la firma sul contratto che lo legherà alla Juventus fino al 30 giugno 2028. Il difensore brasiliano era arrivato in bianconero nel 2022, dopo essere stato molto vicino al trasferimento all’Inter, e con il club piemontese aveva siglato un’intesa della durata di cinque anni, con scadenza al 30 giugno 2027.
Grazie a questo rinnovo, l’accordo viene esteso per una stagione ulteriore. Ma come impatterà questa operazione sui conti della Juventus? L’allungamento del contratto consente al club di ammortizzare su più anni il costo del cartellino, in questo modo la quota ammortamento per la singola stagione calerà rispetto a quella del 2022/23.
Secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili, il costo storico di Bremer è pari a 44,431 milioni di euro. A giugno del 2023, il valore netto a bilancio del difensore era sceso a 35,924 milioni di euro. Trascorsi ulteriori sei mesi, al 31 dicembre del 2023 il suo valore sarà pari a 31,433 milioni di euro. La quota ammortamento per i primi sei mesi del 2023/24 è stata pari a 4,49 milioni, mentre per i prossimi sei mesi scenderà a 3,49 milioni di euro.
In questa stagione, la quota ammortamento di Bremer sarà dunque pari a 7,98 milioni di euro (contro gli 8,5 milioni del 2022/23), mentre a partire dalla stagione 2024/25 la quota scenderà a 6,99 milioni di euro circa. A queste cifre va poi sommato l’ingaggio di Bremer, che secondo la stampa sportiva rimarrà di 5 milioni di euro netti più uno di bonus, per circa 9,25 milioni di euro lordi.
Juventus stipendio Bremer – L’evoluzione del peso a bilancio
Sulla base di queste cifre, il peso di Bremer sul bilancio della Juventus cambierà come di seguito:
- Stagione 2022/23 – 17,75 milioni di euro
- Stagione 2023/24 – 17,23 milioni di euro
- Stagione 2024/25 – 16,24 milioni di euro
Rinnovando il contratto per una stagione, il costo annuale complessivo del calciatore si ridurrà di 1,5 milioni circa rispetto a quello della prima stagione. La cifra potrebbe essere tuttavia in evoluzione, perché l’accordo con il Torino prevedeva fino a 8 milioni di euro di bonus che potrebbero fare lievitare il costo storico e, di conseguenza, la quota ammortamento nei prossimi anni.