Superlega: niente addio ai campionati, ma per i "separatisti" rischio esclusione

Nonostante Bernd Reichart abbia sottolineato come le competizioni nazionali siano centrali per la qualificazione al nuovo torneo, governi e federazioni dei vari paesi Ue stanno riflettendo su come vietarne la partecipazione.

Club Superlega esclusi
(Foto: JUSTIN TALLIS/AFP via Getty Images)

Nella spiegazione del format della Superlega, Bernd Reichart, CEO di A22 Sports Management (società che ne cura gli interessi), aveva sottolineato come le partecipanti a questo nuovo torneo non avrebbero dovuto rinunciare ai campionati nazionali che, anzi, avrebbero avuto un ruolo centrale per decretare le partecipanti alla Blue League, la terza e più bassa divisione della Superlega.

Subito dopo la spiegazione di Reichart, il governo britannico ha sottolineato come i propri club non potranno partecipare alla Superlega per legge, prossima a essere approvata. In Italia, invece, la FIGC a maggio 2022 aveva visto accogliere una norma proposta dal presidente Gabriele Gravina, e votata dal Consiglio Federale, rinominata “anti Superlega” che indicava come i club iscritti alla Superlega vedevano decadere la propria affiliazione a ogni competizione organizzata dalla Federcalcio.

Come sottolineato dalla UEFA, poi, la sentenza della Corte di Giustizia UE ha detto sì che UEFA e FIFA hanno sì portato avanti una condizione di monopolio, ma questa non ha dato nessun via libera a competizioni specifiche come la Superlega. In merito è intervenuto anche Francesco Anglani, avvocato dello studio Bonelli Erede ed esperto di Diritto Ue in concorrenza e antitrust, che dalle colonne dell’edizione odierna de La Repubblica spiega: «La Corte non esclude in radice il diritto di UEFA e FIFA di autorizzare la partecipazione dei club loro associati a competizioni alternative. Anche se l’eventuale diniego deve essere giustificato da ragioni obiettive, trasparenti e non discriminatorie».

Ma la questione non si esaurisce qui, visto che sarà il Tribunale di Madrid, che ha richiesto il giudizio della Corte di Giustizia UE, a prendere una decisione finale sulla legittimità dell’operato di FIFA e UEFA anche se la strada sembra tracciata dopo il pronunciamento della CGUE.

L’avvocato Anglani, infine, esprime il suo giudizio sulla possibilità delle singole federazioni nazionali di poter escludere dalle proprie competizioni i sottoscrittori del progetto Superlega: «No, non possono sanzionare le squadre arbitrariamente escludendole. Ma possono stabilire criteri di iscrizione che prevedano l’adesione al modello sportivo UEFA e non permettano l’accesso a chi se ne sia tirato fuori. Chi aveva aderito e ora intende lasciare il progetto potrà farlo? Per chi tra i 12 club aveva aderito e dovesse rinunciare definitivamente c’è una penale».

Secondo il quotidiano catalano Sport, questa sarebbe quantificabile in 300 milioni di euro, mentre per le fedelissimi Barcellona e Real Madrid, sempre secondo il giornale catalano, sarebbe pronto un bonus fedeltà da 1 miliardo di euro. Indiscrezioni che però non sono state confermate ufficialmente.