Liga, Tebas non ci sta: «Superlega incompatibile con i principi della UE»

«Sia chiaro, non ci sono dubbi. La Corte chiede che le regole per l’ammissione alle competizioni FIFA e UEFA siano trasparenti, ma non che debbano ammettere la Superlega».

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La Corte di Giustizia dell’Unione europea ha dato ragione alla Superlega, ritenendo che le norme FIFA e UEFA sull’approvazione preventiva di nuove competizioni per club siano contrarie al diritto comunitario. Una decisione che ha fatto esultare il CEO di A22 Sports Bernd Reichart, che ha parlato della fine del monopolio UEFA.

La reazione della Liga non si è fatta attendere, e attraverso i propri canali social il massimo ente calcistico spagnolo ha ribadito la propria posizione sul progetto: «Non è totalmente aperto, con accesso diretto, anno dopo anno, attraverso i campionati nazionali, è un modello chiuso. Il calcio europeo ha già parlato. Non insistete».

Sul suo profilo ufficiale è intervenuto anche il presidente della Liga, Javier Tebas, con una serie di messaggi sulla sentenza: «Cominciano già ad intossicare, come avevo avvertito, hanno sempre potuto organizzare gare fuori dall’ambiente della UEFA e della FIFA, e questo non può essere vietato, il problema sono le loro condizioni per essere sotto l’organizzazione della UEFA e della FIFA».

«Ci vogliono regole trasparenti, chiare, oggettive per l’approvazione dei tornei, che non valgono con la semplice disapprovazione, e ci deve essere un assetto normativo oggettivo che richieda condizioni paragonabili all’intero settore, ma che non sia lasciato alla libera discrezionalità dei leader specifici della FIFA e della UEFA, perché ci troveremmo in una situazione di abuso di potere dominante. Già nel 2022, la UEFA ha stabilito una procedura per autorizzare nuove competizioni a cui la Superlega può accedere», ha aggiunto Tebas .

E ancora: «Penultimo paragrafo del comunicato stampa della Corte, per evitare dubbi e false dichiarazioni già avviate da portaborse e amici influenti. “Non è però detto che una competizione come quella del progetto Superlega debba essere autorizzata. Allo stesso tempo essendo state poste domande di carattere generale sulle regole della FIFA e della UEFA, la Corte non si pronuncia, nella sua sentenza, su questo progetto specifico”».

«Sia chiaro, non ci sono dubbi. La Corte chiede che le regole per l’ammissione alle competizioni FIFA e UEFA siano trasparenti, ma non che debbano ammettere la Superlega. Al contrario, sottolinea che i criteri di ammissione ai tornei devono essere trasparenti, oggettivi e NON DISCRIMINATORI. Principi appunto incompatibili con la Superlega», ha concluso.