Superlega, il governo britannico: per i nostri club sarà vietata per legge

Già al primo tentativo di creare una competizione separata, i tifosi inglesi, seguiti da esponenti del governo, avevano manifestato la loro contrarietà a un progetto considerato elitario e contro il calcio del popolo.

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(Photo by JUSTIN TALLIS/AFP via Getty Images)

La sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha dato ragione alla società A22 Sports, che cura gli interessi della Superlega anche se non ha dato alcun via libera a una competizione del genere (come precisato dalla UEFA), ma le reazioni si stanno susseguendo come in un vortice. Sia che siano di giubilo che di una forte presa di posizione contro il nuovo progetto di competizione. Nell’ultimo caso entra sicuramente la comunicazione del governo britannico.

Con una nota del Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport, che non lascia spazio a interpretazioni, il governo di Sua Maestà fa sapere la sua netta presa di posizione: «Prendiamo atto della decisione della Corte di Giustizia Europea per quanto riguarda la Super League Europea. Il tentativo di creare una competizione separatista è stato un momento decisivo per il calcio inglese ed è stato universalmente condannato dai tifosi, dai club e dal governo. All’epoca abbiamo intrapreso un’azione decisiva avviando la revisione della governance del calcio guidata dai tifosi, che richiedeva la creazione di un nuovo regolatore indipendente per il calcio inglese. A breve presenteremo una legislazione che renda tutto ciò una realtà e impedirà ai club di partecipare a competizioni separatiste simili in futuro».