Scaroni: «Senza Decreto Crescita, addio ai grandi giocatori»

Il presidente del Milan ha parlato anche del progetto del nuovo stadio a San Donato: «Ci auguriamo di iniziare i lavori per fine 2024 e inaugurarlo in tempo per la stagione 2028/29».

Scaroni ripristino Decreto Crescita
Paolo Scaroni (Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Paolo Scaroni, presidente del Milan e di Enel, è intervenuto al Lombardia World Summit 2023 parlando della questione stadio, che i rossoneri puntano a costruire nell’area San Francesco di San Donato, e sul Decreto Crescita, norma ritenuta fondamentale da più di un addetto ai lavori per consentire al sistema calcio italiano di poter competere con gli altri campionati europei.

«L’unico beneficio del calcio italiano è il Decreto Crescita che ci permette di pagare con benefici fiscali i giocatori stranieri – ha commentato Scaroni -. Ogni tanto sento dire che si vorrebbe toglierlo, ma se non abbiamo questo beneficio fiscale, di certo, non verrebbero più i grandi giocatori e il fisco incasserebbe meno».

Non poteva mancare una battuta sullo stadio che il Milan prevede di costruire a San Donato: «I lavori dovrebbero  iniziare a fine 2024, inizio 2025, mentre l’inaugurazione la attendiamo per la stagione 2028-2029. Di certo non devo dirlo io, in Italia quando si fanno previsioni si entra in un terreno scivoloso, diciamo che ce lo auguriamo. Se riuscissimo a fare uno stadio a Milano, del livello delle grandi squadre del mondo, porteremo un indotto fondamentale».

La costruzione del nuovo impianto a San Donato esclude una permanenza della squadra a San Siro: «Ogni tanto mi rammarico di non essere mai riuscito a convincere in particolare il sindaco di Milano e fargli dire alla popolazione: “Io voglio dotare Milano del più bello stadio del mondo senza tirar fuori una lira”. Visto che bisogna ricordare che San Siro è stato rimodernato con i soldi del contribuente. Lui aveva una possibilità di dire “facciamo uno stadio stupendo e lo pagano i due club di Milano”. Questo lessico non sono mai riuscito a trovarlo, adesso siamo partiti da soli».