Everton nei guai: 777 Partners pensa di ritirare l'offerta dopo la penalizzazione

La decisione della Premier League ha dato la possibilità a Leeds, Leicester e Burnley di procedere con una richiesta di risarcimento per un totale di 300 milioni di sterline.

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Farhad Moshiri, attuale proprietario dell'Everton (Photo by Alex Livesey/Getty Images)

L’Everton è stato colpito da una penalizzazione in campionato di 10 punti, decisa dalla Premier League, per aver violato di 20 milioni le regole sul Fair Play Finanziario. Oltre a un danno sul campo, con la squadra di Sean Dyche che è precipitata all’ultimo posto, in coabitazione con il Burnley, a quattro punti dopo 12 giornate, si appresta ad arrivare anche un forte danno economico.

Infatti la società inglese corre il rischio di dover pagare una multa molto salata del valore di 300 milioni di sterline (342,3 milioni di euro al cambio attuale). Proprio per questo motivo, come riporta il quotidiano britannico The Mirror, l’affare fra il fondo 777 Partners, proprietario anche del Genoa e di diversi club nel mondo del calcio, e Farhad Moshiri, attuale patron del club, è a serio rischio.

La sentenza della Premier League è stata subito colta la volo da Leeds, Leicester e Burnley che stanno valutando se avanzare una richiesta di risarcimento a carico del club di Liverpool. Infatti, questi tre club sono stati in lotta nella stagione scorsa con i Toffees per non retrocedere, con Leeds e Leicester che alla fine sono retrocessi in Championship. Inoltre, il Leeds è stato poi ceduto da Andrea Radrizzani al gruppo 49ers Enterprises con una cifra per il 56% scesa drasticamente in seguito alla retrocessione. Se si procedesse con la richiesta, e questa fosse accolta, ecco che l’Everton sarebbe costretto a risarcire con 100 milioni di sterline a testa i tre club richiedenti, che hanno ora 28 giorni per decidere se procedere o meno.

Le parti si erano accordate per il passaggio delle quote detenute da Moshiri per una cifra che oscilla fra i 600 e i 700 milioni di sterline, ma è stato rallentando dalle valutazione degli organi preposti di Premier League e governo britannico, che hanno richiesto una documentazione aggiuntiva prima di dare il via libera all’operazione. È bene ricordare che ogni operazione finanziaria, che sia una cessione di quote o un contratto di sponsorizzazione, deve essere prima approvata dalla Premier League e dall’organo indipendente istituito dal governo britannico. Certamente, se la sentenza di penalizzazione fosse confermata e la richiesta di risarcimento dei tre club accolta, 777 Partners potrebbe decidere di sfilarsi dall’affare per non entrare in club con una situazione finanziaria già grave che potrebbe diventare, però, ben peggiore nel giro di pochissime settimane. E senza la certezza di partecipare alla Premier League, che con i suoi diritti televisivi la rende il campionato più ricco del mondo.

La situazione debitoria del club infatti, supera i 500 milioni. Inoltre, 777 ha da poco firmanto un prestito da 20 milioni di sterline al club per procedere con il pagamento degli stipendi. Questa situazione finanziaria, su cui pesa anche il grosso investimento per il nuovo stadio, aveva portato Moshiri a cedere il 94,1% delle quote della società, tutte quelle in suo possesso, al fondo statunitense che ha nel suo portafoglio club come Vasco da Gama in Brasile, l’Hertha Berlino in Germania, lo Standard Liegi in Belgio, il Red Star FC in Francia, il Siviglia in Spagna e il Melbourne Victory FC in Australia.

Proprio gli investimenti per lo stadio, quindi in un’area considerata di forte sviluppo per il club, portano l’Everton a considerare un ricorso sulla penalità inflittagli dalla Premier, visto che i conti in rosso sono dovuti in parte anche alle spese affrontate per realizzare un nuovo impianto da 52.888 posti, che dovrebbe essere inaugurato l’anno prossimo.