Florentino Perez attacca la UEFA: «Superlega necessaria, nuova Champions assurda»

Il presidente del Real Madrid ne ha per tutti e va all’attacco della UEFA sul nuovo format della Champions. Nel mirino anche il Barcellona, con il “caso Negreira”.

Florentino Perez incontro Macron
Florentino Perez (Foto: FRANCK FIFE/AFP via Getty Images)

Si è tenuta nella mattinata odierna l’assemblea generale del Real Madrid, un’occasione per il presidente Florentino Perez di fare il punto della situazione sui Blancos e sul calcio in generale. Dal nuovo Bernabeu alla questione Superlega, senza lesinare attacchi a UEFA e Liga, il numero uno delle Merengues ha tenuto un lungo discorso davanti ai soci.

Parlando del Bernabeu, Perez ha indicato lo stadio come «una delle opere più complesse di tutta Europa, che sarà operativa quotidianamente. Vorrei sottolineare il tetto retrattile, che vi permetterà di sfuggire alle intemperie in 15 minuti e l’impianto automatizzato in erba, una pietra miliare dell’ingegneria. Il periodo di collaudo è già terminato, con l’installazione dei 6.000 corpi illuminanti a led. Ci auguriamo che entro la fine dell’anno possa essere operativa la galleria perimetrale. E con il nuovo store raddoppieremo l’esposizione e le vendite».

Poi Florentino vira sulla situazione che sta vivendo il calcio: «Il calcio sta attraversando una crisi senza precedenti, molto grave. O reagiamo, o non sopravviverà come lo conosciamo adesso. Il problema principale è chi non pensa ai tifosi. Le squadre europee non appartengono alla UEFA e agli spagnoli, al presidente della Liga. Per questo la Superlega è più necessaria che mai, offrirebbe il miglior calcio per club del mondo. E chiedo più regole per il Fair Play Finanziario, cosa che alcuni club non riescono a rispettare senza alcuna conseguenza. Questa situazione non è stabile, non può esserlo».

«La Superlega soffre di continue campagne di manipolazione per far sì che si voglia abbandonare le competizioni nazionali, il che è falso. Sarebbero compatibili. Il loro unico obiettivo è rafforzare il calcio europeo e senza privilegi né esclusioni. Basato sulla meritocrazia. L’anno prossimo la Champions League cambia, verso un format insolito, assurdo, senza significato calcistico. Senza partite di andata e ritorno e con più partite. Assurdo», ha aggiunto.

Poi, un attacco alla UEFA: «La UEFA gestisce il calcio senza trasparenza e senza innovare. Senza sapere come affrontare sport in costante crescita, come il football americano e gli eSports, che attirano il pubblico più giovane. Kodak era leader nella fotografia, ma è fallita perché non ha saputo modernizzarsi. Il calcio non è diverso da loro. Se non avanzi, loro ti superano. È ovvio; ogni anno è più evidente».

«I club di calcio sono passati dall’essere leader secondo Forbes all’essere superati dalle squadre nordamericane. Dobbiamo essere all’altezza. E il Real Madrid ha una responsabilità. Inoltre, sarebbe più facile per il Real Madrid se non guidassimo questo progetto di Superlega che dà così fastidio alla UEFA, ma abbiamo l’obbligo, cari soci. Dobbiamo modernizzare la competizione», ha spiegato ancora Perez.

Poi un passaggio sui prezzi del calcio in tv: «Bisogna rendere il calcio televisivo più economico. Non ha senso far pagare più di 100 euro e far pagare il 10% del salario minimo per guardarlo. È assurdo. Non pensano ai tifosi. E soprattutto per offrire ogni volta un prodotto peggiore. Il 21 dicembre conosceremo il risultato della Corte di Giustizia dell’Ue. Confidiamo nelle 15 persone della Corte Suprema che decideranno il futuro di questo sport. Il destino del calcio».

In chiusura, una battuta su questioni interne alla Liga, il “caso Negreira” che ha coinvolto il Barcellona: «E voglio concludere con una riflessione sul “caso Negreira”. Voglio essere breve perché è una questione che è nelle mani dei giudici e noi dobbiamo rispettare tempi e scadenze. Ma non è normale che siano stati pagati quasi 8 milioni di euro al vice degli arbitri… ed è per questo che il club si è fatto avanti con un’accusa. Non solo, per questo siamo ammessi come parte lesa. È un caso di enorme gravità. . Enorme».