La legge di bilancio del governo Meloni prevede una riduzione del canone Rai nella bolletta dell’elettricità. Nel corso dei prossimi tre anni, l’importo sarà ridotto da 90 a 70 euro all’anno per ogni cittadino. Tuttavia, contemporaneamente, il governo ha stanziato un “contributo straordinario” di 420 milioni di euro all’anno per tre anni consecutivi a favore della Rai. Questi 1.260 milioni di euro serviranno a coprire il deficit.
Secondo il Ministero dell’Economia, la riduzione del canone nella bolletta dei cittadini comporterebbe una perdita di 60 milioni di euro per la Rai complessivamente. Tuttavia, la Rai stima che, con il canone ridotto a 70 euro e il contributo del governo, incasserà in totale 1.410 milioni di euro. Ciò significa che la televisione pubblica otterrebbe un aumento di entrate di 30 milioni di euro già nel 2024 rispetto al 2023.
L’obiettivo della tv di Stato è quello di ridurre i costi interni fino al 20% e l’indebitamento finanziario netto fino al 20%. In questi mesi, il governo ha esplorato diverse opzioni per tagliare il canone Rai, principalmente a causa delle osservazioni dell’Unione europea sulla natura irrazionale di questa tassa, che mescola le spese per l’elettricità con il finanziamento della televisione pubblica.
Tra le varie opzioni prese in considerazione, c’era l’idea di includere il pagamento del canone nella dichiarazione dei redditi 730, oppure di collegarlo all’utenza del telefono. Il Ministero dell’Economia stima che l’intera operazione legata al canone Rai, che include la riduzione a 70 euro e lo stanziamento compensativo di 1.260 milioni di euro distribuiti in tre anni, costringerà la sede centrale della Rai a implementare delle economie, anche se in misura ragionevole. Nel corso del triennio, la televisione pubblica perderebbe complessivamente 60 milioni di euro.
Al di là dei numeri, le opposizioni criticano il governo Meloni, sostenendo che la riduzione del canone Rai sia solo un’apparenza. Stefano Graziano del Partito Democratico ha osservato che i fondi compensativi (i 420 milioni sopra citati) verranno comunque finanziati attraverso le tasche degli italiani. «Palazzo Chigi», accusa il deputato, «è in confusione».