Diritti tv, 900 milioni per la Serie A e non solo: opzione revenue sharing da DAZN

Le cifre messe sul tavolo per i diritti tv della Serie A: i dettagli.

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(Foto: Andrea Staccioli / Insidefoto)

L’ultimo rilancio messo sul piatto da DAZN e Sky per trasmettere le dieci partite del campionato di Serie A ammonta a 900 milioni di euro a stagione per cinque anni, come riporato dall’agenzia Radiocor. Inoltre, come appreso da Calcio e Finanza, ci sarebbe anche una possibile componente di ricavi aggiuntiva per la Lega, in particolare nell’offerta di DAZN. Per alcuni club della massima serie, 900 milioni annui era la soglia simbolica minima da raggiungere per provare a chiudere l’accordo con i broadcaster.

Si tratta in ogni caso di un incasso inferiore a quanto attualmente percepito dalle 20 società, che sempre con il duo DAZN-Sky in questo triennio hanno preso 927,5 milioni all’anno. Esce così di scena Mediaset, che aveva fin qui provato a conquistare la partita in chiaro del sabato sera. Nel caso si proseguisse con le sole DAZN e Sky, infatti, lo schema dei turni di campionato resterebbe immutato, con tre partite dal 2024/25 in co-esclusiva tra i due broadcaster (e le altre sette solo a DAZN).

Non solo 900 milioni di euro a stagione, tuttavia. Come appreso da Calcio e Finanza, sul tavolo in particolare da parte di DAZN ci sarebbe anche una opzione di revenue sharing, ovverosia una quota di ricavi da girare alla Lega in particolare nel caso di superamento di un determinato tetto ad esempio sul numero di abbonati.

Serie A cifre diritti tv – L’alternativa è il canale di Lega

L’alternativa – in caso di bocciatura della proposta nell’assemblea del 23 ottobre – è l’avvio del canale ufficiale della Lega Serie A per vendere direttamente agli utenti la trasmissione delle partite, con l’eventuale supporto dei fondi d’investimento o comunque di un partner finanziario (le cui buste verrebbero aperte solo dopo il “no” ai broadcaster).