Il consiglio di amministrazione della Juventus ha approvato il bilancio al 30 giugno 2023, chiuso con un rosso di 123 milioni di euro, in forte calo rispetto alla perdita netta di 239,3 milioni dell’esercizio 2021-2022. Lo ha reso noto il club bianconero con una nota, in cui ha annunciato anche un nuovo aumento di capitale da 200 milioni a supporto del piano strategico 2024-2027.
Nel dettaglio, la società guidata dall’amministratore delegato Maurizio Scanavino ha archiviato i conti della stagione 2022-2023 con ricavi per 507,7 milioni di euro, in crescita del 14,50% rispetto ai 443,4 milioni del 2021-2022, e costi operativi in calo dell’8,71% a 427,6 milioni.
In calo anche gli ammortamenti e gli accantonamenti. Nell’esercizio chiuso al 30 giugno 2023 questa voce ha pesato sul bilancio della Juventus per 179,3 milioni rispetto ai 196,7 milioni del bilancio al 30 giugno 2022. Il risultato operativo è pertanto negativo per 99,3 milioni, ma in miglioramento rispetto ai -221,7 milioni del precedente bilancio.
Dal punto di vista patrimoniale e finanziario, alla luce della perdita registrata nell’esercizio 2022-2023 il patrimonio netto della Juventus al 30 giugno 2023 si è ridotto a 42,1 milioni dai 164,7 milioni del 30 giugno 2022. L’indebitamento finanziario netto è invece aumentato di 186,9 milioni rispetto a un anno fa salendo a 339,9 milioni di euro.
«L’esercizio 2022-2023 chiude con una perdita consolidata di 123,7 milioni, in significativo ridimensionamento (115,6 milioni) rispetto alla perdita di 239,3 milioni consuntivata nell’esercizio precedente. Tale riduzione – che sarebbe stata maggiore in assenza degli effetti economici degli esiti dei procedimenti sportivi italiani e internazionali – deriva sia dal venir meno degli effetti negativi della pandemia (soprattutto con riferimento ai ricavi da gare) sia dalle azioni di razionalizzazione costi e di sviluppo ricavi avviate nei periodi precedenti e proseguite nell’esercizio 2022-2023», si legge nel comunicato.
«Nel dettaglio», si legge nella nota del club, «il decremento della perdita dell’esercizio 2022-2023 è imputabile sia a maggiori ricavi e proventi che a riduzione di costi. Con riferimento ai ricavi e proventi, l’incremento complessivo per 64,3 milioni è correlato soprattutto a maggiori proventi da gestione diritti calciatori (29,4 milioni) e a maggiori ricavi da gare (29,2 milioni). Per quanto riguarda i costi, il miglioramento economico è imputabile a minori costi correlati al personale tesserato per 89,5 milioni complessivi, di cui 55,5 milioni per compensi, 19,8 milioni per oneri da gestione diritti e 14,2 milioni per ammortamenti e svalutazioni».
Bilancio Juventus 2023 – I ricavi
Nell’esercizio 2022-2023 il fatturato della Juventus è stato di 507,6 milioni di euro, in crescita dai 443,4 milioni della stagione 2021-2022, i cui risultati economici avevano ancora parzialmente risentito degli effetti della pandemia.
Nel dettaglio i ricavi da gare della Juventus, che nella scorsa stagione ha preso parte alla fase a gironi della Champions League e disputando la fase ad eliminazione diretta dell’Europa League fino alla semifinale persa col Siviglia, sono quasi raddoppiati passando da 32,3 milioni del 2021-2022 a 61,5 milioni nel bilancio 2022-2023.
I ricavi da diritti tv della Juventus nel bilancio relativo alla stagione 2022-2023 sono stati invece pari a 157,16 milioni, in flessione rispetto ai 170,5 milioni del 2021-2022. In aumento, invece, tutte le altre voci di ricavo. I ricavi da sponsorizzazioni e pubblicità sono stati 150,3 milioni (142,5 milioni nel 2021-2022), i ricavi da vendita di prodotti e licenze si sono attestati a 28,5 milioni (24,4 milioni nel 2021-2022), mentre i proventi da gestione dei diritti dei calciatori hanno contribuito al fatturato della Juve nel 2022-2023 per 70,1 milioni (40,7 milioni nel 2021-2022). In crescita anche gli altri ricavi a 39,9 milioni dai 32,8 milioni dell’esercizio precedente.
Bilancio Juventus 2023 – I costi
A livello di costi operativi la Juventus ha chiuso il bilancio 2023 con minori costi legati al personale tesserato per 89,5 milioni complessivi, di cui 55,5 milioni per compensi, 19,8 milioni per oneri da gestione diritti e 14,2 milioni per ammortamenti e svalutazioni.
Tali miglioramenti sono stati parzialmente compensati da maggiori costi per servizi esterni e per acquisti di prodotti per 22,6 milioni complessivi, legati soprattutto alle maggiori attività e ricavi derivanti dal venir meno degli effetti della pandemia e da maggiori altri oneri per 10,6 milioni (principalmente per il contributo di 10 milioni da riconoscere alla UEFA per il Settlement Agreement firmato il 31 agosto 2022.
Infine, l’andamento economico dell’esercizio della Juventus è stato influenzato da maggiori imposte per 4,5 milioni, maggiori oneri finanziari netti per 2,3 milioni.
Debiti e patrimonio netto al 30 giugno 2023
Al 30 giugno 2023 l’indebitamento finanziario netto della Juventus ammontava a 339,9 milioni di euro, in aumento di 186,9 milioni rispetto al dato al 30 giugno 2022 (153,0 milioni).
L’incremento del debito della Juve, verificatosi interamente nel primo semestre dell’esercizio, è legato solo in parte alla gestione operativa corrente. Come spiegato nella nota del cda sul bilancio 2023, l’aumento del debito è infatti principalmente legato ai seguenti fattori:
- pagamenti legati alle Campagne Trasferimenti (-76,2 milioni);
- investimenti in immobilizzazioni materiali, immateriali ed altre immobilizzazioni (-51,3 milioni, di cui -47,6 milioni relativi all’acquisto degli immobili che ospitano la sede sociale e lo Juventus Training & Media Center);
- flussi negativi della gestione operativa (-42,3 milioni, che includono -48,8 milioni, non ricorrenti, relativi al pagamento delle rate di contributi e ritenute di esercizi precedenti);
- esborso per oneri finanziari e da altre voci minori (€ -17,1 milioni).
Il patrimonio netto della Juventus al 30 giugno 2023 era pari a 42,1 milioni, in diminuzione rispetto al saldo di 164,7 milioni del 30 giugno 2022, per effetto della perdita dell’esercizio 2022-2023 (-123,7 milioni) e della movimentazione della riserva da fair value attività finanziarie (+1,1 milioni).