Inter e Milan non sono mai state così lontane da San Siro. Nessuna delle due squadre, però, dovrebbe lasciare l’impianto meneghino prima dei cinque anni, visto che l’eventuale trasloco avverrebbe solamente a completamento degli eventuali nuovi impianti nelle zone di Rozzano e San Donato.
La questione intorno al progetto presentato insieme dai club per un nuovo impianto nell’area del Meazza, con conseguente abbattimento dell’attuale stadio, si è definitivamente arenata dopo che la Sovrintendenza, interpellata da Comune e dalle società, ha comunicato che nel 2025 scatterà quasi sicuramente il vincolo sul secondo anello. Anello che quell’anno compirà 70 anni, così da renderlo intoccabile davanti a una demolizione completa.
Proprio sul vincolo si è espresso nuovamente il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che a La Repubblica ha dichiarato: «Il vincolo culturale è una cosa vergognosa. Se lo si mette su un luogo dove si gioca a pallone, allora estendiamolo al 90% degli edifici milanesi. Tutti i sindaci concordano che le Sovrintendenze abbiano un potere eccessivo. Non poter tirare giù il vecchio San Siro significa che accanto non potrà sorgere il nuovo stadio, perché due stadi funzionanti porterebbero a 150/200 giorni all’anno di eventi. Mi dispiace se il Milan va a fare il suo impianto a San Donato. Rimane il fatto che se rimettere a posto il Meazza con due squadre che ci giocano è impossibile, con una sola è invece più fattibile».
Se il Milan ha presentato una richiesta di variante al Piano Integrato di Intervento al Comune di San Donato per l’area San Francesco, l’Inter ha una prelazione sull’area Cabassi di Rozzano fino ad aprile 2024, data entro la quale il Comune della provincia sud di Milano attende un passo formale della società nerazzurra, che a questo punto rimane l’unica speranza per il Sindaco Sala che almeno una società rimanga a San Siro.
«Continuo a pensare che San Siro ha la sua ragion d’essere anche per il futuro, anche se non eterno – ha concluso il sindaco del capoluogo lombardo -. Nel 2026 ospiterà l’inaugurazione delle Olimpiadi invernali e con ogni probabilità la finale di Champions».