La mancata introduzione da parte della Premier League di un sistema di fuorigioco semiautomatico sarebbe stata influenzata dal contratto con il fornitore di palloni Nike, i cui prodotti devono ancora essere sperimentati con la nuova tecnologia. Lo scrive il Daily Mail, spiegando che il software che ha consentito di utilizzare per la prima volta i fuorigioco semiautomatico durante la Coppa del Mondo in Qatar è stato creato da una collaborazione tra la società di analisi tedesca Kinexon e il fornitore ufficiale di palloni Adidas.
La Premier League ha un contratto di lunga data con Nike, anche se alcune fonti suggeriscono che questa situazione non sarà un problema per il futuro poiché sono state sviluppate tecnologie alternative che non richiedono il posizionamento di un sensore nel pallone per poter sviluppare la tecnologia legata al fuorigioco.
La possibilità di introdurre il fuorigioco semiautomatico senza inserire un sensore nel pallone Nike era stata discussa dai club lo scorso anno, ma si era deciso di non portarla avanti. Si ritiene che la Premier League stia collaborando con diverse società tecnologiche per sviluppare un sistema semiautomatico che non includa un chip nella sfera. Anche la tecnologia utilizzata in Champions League ed Europa League non prevede l’inserimento di un sensore nel pallone (a differenza di quanto accaduto in Qatar).
Nonostante i lavori in corso, non ci sarà alcuna introduzione del nuovo sistema a metà della stagione in corso. E la situazione non cambierà con l’evidente errore in Tottenham-Liverpool. La Premier League metterà fine alla sua partnership con Nike dopo 25 anni, per un nuovo accordo con Puma all’inizio della stagione 2025/26, anche se a quel tempo si prevede che la tecnologia sarà ampiamente disponibile tra tutti i produttori.