La UEFA: «Nessuna Superlega, i tifosi vedranno una competizione aperta»

«L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate».

UEFA niente Superlega
(Foto: FABRICE COFFRINI/AFP via Getty Images)

La UEFA torna a parlare di Superlega e lo fa per smentire l’indiscrezione lanciata da El Pais circa il possibile lancio – a partire dal 2027 – di un torneo gestito direttamente dalla Federcalcio europea e dall’ECA. «La UEFA non sta lavorando a nessun nuovo progetto del genere. L’opposizione della UEFA verso qualsiasi tipo di cosiddetta Superlega è ben documentata e le voci che suggeriscono qualcosa di diverso sono del tutto infondate», ha commentato l’organismo calcistico.

«Attendiamo con impazienza l’introduzione del nuovo formato delle competizioni per club a partire dal 2024, che mantiene il principio secondo cui il rendimento nazionale è la chiave per la qualificazione e consentirà ai tifosi di vedere ancora più partite europee importanti, un migliore equilibrio competitivo e una competizione aperta, dove ogni partita conta», ha aggiunto ancora la UEFA.

Smentita di rito, perché l’ipotesi lanciata dal quotidiano spagnolo prevede in effetti una vera e propria Superlega, non lontana da quel concept voluto da Juventus, Barcellona e Real Madrid e lanciato nell’aprile del 2021, con immediata retromarcia nel giro di 48 ore e “fuga” della maggior parte dei 12 club inizialmente coinvolti nel progetto.

Secondo El Pais, la nuova idea della UEFA prevede tre serie a livello europeo (ciascuna con 18 squadre coinvolte) e un sistema di promozioni e retrocessioni tra di loro. Dalla prima alla seconda serie i “cambi” di stagione in stagione sarebbero solamente due, per accontentare i club più forti, che non vogliono vedere intaccato il proprio status.

Tra le ipotesi anche quella di allargare le rose delle squadre a 34 calciatori, per sostenere un secondo torneo da 34 partite stagionali. A rischio – in questo senso – sarebbero i campionati nazionali, che per fare posto alle sfide europee nel weekend, potrebbero essere spostati addirittura in mezzo alla settimana.