Milan, per lo stadio investimento da almeno un miliardo: obiettivo 2028

Nessuna costruzione sul Parco Sud, una “porta” verso la città di Milano e un’area viva oltre le partite: i dettagli del progetto per il nuovo impianto rossonero.

Tempistiche stadio Milan

Il Milan prosegue nel lungo percorso per la realizzazione del nuovo stadio a San Donato. Mentre l’ipotesi di un nuovo San Siro si allontana – seppur non sia tramontata definitivamente –, il club rossonero ha mosso un passo formale importante presentando al Comune di San Donato Milanese una proposta di Variante Urbanistica per l’area denominata “San Francesco”.

«Stiamo lavorando intensamente sul progetto stadio, con consulenti e denaro. Partiamo con una richiesta di variante, siamo all’inizio di un processo autorizzativo. Sullo stadio abbiamo le idee chiare: posti, modello e orientamento. Lavoriamo d’intesa con SportLifeCity e con l’amministrazione comunale di San Donato. E’ un processo che si è messo sulla buona strada, ma non vuol dire che siamo arrivati alla fine», ha commentato il presidente del Milan Scaroni.

A lui ha fatto eco Tim Romani, fondatore di CAA Icon, società che ha lasciato per dedicarsi interamente al progetto per il nuovo impianto rossonero in qualità di consulente: «Non ho iniziato quattro o cinque anni fa come Scaroni, ma un anno fa, quando ero CEO di CAA Icon. Sono stato in CAA per 22 anni, ma ho deciso che avrei lasciato la società da me fondata per condurre questo progetto, un’avventura e un’impresa personale, sarà l’ultimo progetto dopo tanti anni tra arene e stadi in giro per il mondo».

«I primi nove mesi li abbiamo trascorsi per studiare le varie opportunità, c’è stato un progetto di due diligence per valutare le diverse sedi e abbiamo trovato opportunità più idonee e adatte. Stiamo presentando la nostra variante urbanistica al piano integrato già in atto a San Donato. Molto del lavoro è già stato fatto grazie a un team di lavoratori di SportLifeCity. La nostra è solo una variante a ciò che è già stato approvato. Abbiamo ingaggiato consulenti e professionisti per arrivare a preparare un progetto che prendo molto seriamente questo progetto», ha aggiunto Romani.

I perché della scelta dell’area San Francesco a San Donato

Il percorso si trova chiaramente nella sua fase iniziale. Il Milan non ha presentato un progetto definitivo, ma una proposta ben studiata che andrà discussa e migliorata per arrivare al traguardo. Ma perché si è deciso di procedere con San Donato? I motivi sono diversi, a cominciare dal fatto che l’area San Francesco si trova in uno snodo unico dell’area milanese in mezzo a due autostrade e con una stazione ferroviaria sul sito (anche la metropolitana non è distante).

Esiste già un piano integrato approvato, che può contare su volumetrie per 108mila metri quadrati. La variazione richiesta dal Milan prevede l’inserimento dello stadio da 70mila posti dove prima era prevista un’arena da 18-20mila posti. L’area, del resto, è interclusa tra due autostrade e ha uno scarso valore urbanistico, rendendosi inoltre difficile da rigenerare. L’intervento del Milan appare dunque l’unico fattibile in tal senso. Infine, da non dimenticare un fattore chiave: quello della visibilità. Il sito si trova accanto all’autostrada A1 e diventerà una sorta di porta della città verso sud, la prima costruzione importante che si vedrà arrivando da Firenze e Roma.

Tra le caratteristiche che hanno spinto il club a puntare sull’area, c’è come detto il tema di “apertura” delle porte della città con l’impianto. Si cercherà di minimizzare l’impatto su residenti locali e l’accessibilità sarà un altro tema fondamentale. L’opera doterà inoltre la città di San Donato di collegamenti sul est-ovest per arrivare al Parco Sud e indirizzarsi verso l’abbazia di Chiaravalle, arrivando in bicicletta fino a Milano. Infine, sul tavolo anche l’obiettivo – comune ai nuovi stadi – di creare un comparto che sia sostenibile e fruibile tutto l’anno (ricco di entertainment e attività anche nei giorni oltre le partite).

Nessuna costruzione sul Parco Sud

Dal Milan tengono a precisare che la costruzione della parte di impiantistica non toccherà il Parco Sud. Il club – con l’acquisto del 90% di SportLifeCity – ha rimpiazzato un progetto già esistente senza cambiare le richieste di volumetrie (pur avendo costi decisamente superiori). Per abbracciare i collegamenti che sono stati studiati, si andrà a intervenire anche in una parte del Parco Agricolo Sud, ma solamente per renderla fruibile ai cittadini e riqualificare la zona nel suo complesso.

Le attività parte del progetto per il nuovo stadio

Il progetto dello stadio – che il Milan ha affidato allo studio di architettura Manica – sarà un passo successivo, dal momento in cui per ora il club è concentrato sulla variante urbanistica. E’ interessante però notare tutte quelle che saranno le attività collaterali e le costruzioni presenti oltre alla nuova casa rossonera:

  • Lo store
  • Il museo del Milan
  • I nuovi uffici del Milan, con la nuova Casa Milan
  • Un albergo
  • Un centro di intrattenimento
  • Due ponti ciclopedonali che collegheranno la città di San Donato al Parco Sud
  • Un podio che sosterrà lo stadio (il nuovo impianto del Tottenham è strutturato in questo modo, per fare un esempio), sotto il quale saranno presenti dei parcheggi (il campo sarà invece al livello del terreno);
  • Un altro parcheggio a servizio di parco e stadio
  • Un parco attrezzato all’interno del Parco Sud
  • Un energy center, centro di rigenerazione energetica rinnovabile

Non sono invece previsti un aumento di volumetrie – come spiegato in precedenza –, nessuna costruzione nel Parco Sud e non è previsto nessun maxi centro commerciale. Tutte le attività collaterali saranno distribuite intorno all’impianto.

Il costo dell’investimento e le tempistiche per la sua realizzazione

Rispetto all’idea iniziale del nuovo San Siro, il Milan ha optato in questo caso per uno stadio da 70mila posti, andando così incontro anche alle richieste dei tifosi, da sempre a favore di una capienza vicina a quella del Meazza. L’impianto sarà più inclusivo e accogliente, con gradinate e sedute più larghe e un’esperienza top anche a livello di food and beverage e attenzione all’accessibilità per i disabili (che potranno seguire ovunque i match). Se il progetto in condivisione con l’Inter aveva un costo stimato salito a circa 1,3 miliardi, per l’impianto a San Donato il Milan dovrà impegnare almeno 1 miliardo di euro, anche se la fase di definizione del livello di investimento sarà completata successivamente.

Sarà uno stadio innovativo, con massimo sostegno alla squadra da parte dei tifosi, sempre più vicini al campo. Ci sarà una grande piazza davanti allo stadio e una vista panoramica sulla città. Il calcio sarà il cuore del progetto, ma l’obiettivo è quello di rendere viva la zona oltre le partite. Ci saranno eventi, concerti, altre manifestazioni sportive (dal football americano al rugby), ci saranno un museo, la hall of fame e un megastore del Milan. Da non dimenticare inoltre un focus sulla salute dei calciatori, con tutte le migliori tecnologie e passando a 1.000 mq di spazio dedicato agli spogliatoi.

 

Il presidente Scaroni ha poi affrontato la tematica dei prezzi, facendo ancora chiarezza: «Quando parliamo di stadi nuovi parliamo di strutture che tutto il mondo ha tranne noi. Il mondo hospitality è quello che vogliamo accogliere, trasformare la partita (soprattutto i big match) in un evento. Non vogliamo aumentare i prezzi per gli abbonati o i tifosi della curva, ma vogliamo sfruttare il bacino di clientela che può pagare un prezzo da evento».

Sulla questione tempistiche e sui prossimi passi da seguire, ci ha pensato Tim Romani a fare chiarezza: «Il prossimo passo è un processo per cui il Comune di San Donato rivedrà la nostra proposta nei mesi a venire, la presenterà alla Regione e avranno modo di rivedere il materiale, un percorso che dovrebbe occupare 18 mesi circa. Prevediamo di essere nella posizione di avere un progetto approvato a inizio 2025 o nella primavera del 2025, per iniziare a costruire nell’ottobre 2025 e aprire lo stadio nel 2028 all’inizio del campionato di Serie A».