Il Comune di Milano ha chiesto nelle scorse settimane a Inter e Milan di chiarire le loro intenzioni sul procedimento aperto – ormai da oltre quattro lunghi anni – per realizzare a San Siro un nuovo impianto condiviso. Il progetto era stato affidato allo studio Populous, che aveva vinto la gara con Manica-Sportium grazie all’idea de “La Cattedrale”.
Nei mesi scorsi Inter e Milan, di fronte alle lungaggini dell’iter cittadino, hanno reso noto di aver avviato piani alternativi rispettivamente a Rozzano (i nerazzurri, con un’esclusiva sull’area Cabassi fino al 2024) e San Donato (i rossoneri, che hanno compiuto passi più concreti, con l’acquisto di SportLifeCity, società proprietaria dell’area interessata).
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’Inter, che sta appunto effettuando verifiche sull’area e ha un’esclusiva fino ad aprile 2024, ha risposto che non intende per ora abbandonare il progetto San Siro ma ha chiesto precisazioni al Comune sul vincolo storico che potrebbe scattare nel 2025 sul secondo anello e sulla possibilità di un referendum sul tema. Il Milan (che oggi comunicherà novità sul dossier stadio) potrebbe assumere la stessa posizione.