Allo stato attuale i tifosi inglesi, e tutti gli appassionati, che seguono la Premier League, non riescono a vedere tutte le partite del massimo campionato inglese. Una questione di costi troppo alti anche se sono presenti più broadcaster. Ma la situazione potrebbe cambiare radicalmente a breve giro di posta.
Come riporta l’inglese The Sun, la Premier è pronta a permettere la messa in onda di altre 25 partite nel Regno Unito, oltre a quelle trasmesse in questo momento. Ci sarebbe la possibilità, inoltre, di discutere sul futuro del blackout delle 15, orario in cui le partite non vengono trasmesse in patria. La legge sul blackout televisivo è stata introdotta prima della nascita della Premier League nel 1992. Si tratta di una regola che vieta che qualsiasi partita di Premier League, Football League o FA Cup venga trasmessa in diretta televisiva il sabato tra le 14:45 e le 17:15.
Per venire incontro ai tifosi e garantirgli una programmazione televisiva più completa, ecco che la Premier sa studiando varie modifiche al calendario che porterebbero, nel corso degli anni, alla visione di almeno 50 partite in più rispetto a oggi nell’arco di un’intera stagione.
Le proposte attualmente sul tavolo prevederebbero uno slot extra alle 18:30 di domenica, il che significa che verranno trasmesse sei partite ogni fine settimana sulle 10 in programma. Oltre all’aumento delle partite della domenica, il prossimo accordo televisivo prevede di rendere disponibili più partite per le fasce orarie del venerdì e del lunedì, anche se ci sono ragionamenti approfonditi per quanto riguarda i tifosi in trasferta, che dovrebbero spostarsi per il paese in giorni feriali. L’esempio è la finale del Community Shield tra Manchester City e Arsenal allo stadio di Wembley che è stata anticipata di un’ora e mezza a seguito di una serie di lamentele da parte dei tifosi in viaggio di ritorno da Manchester.