Eredità Del Vecchio, si accende lo scontro sulle tasse di successione

Continua lo scontro sul tema eredità dopo la scomparsa del fondatore del gruppo Luxottica.

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Leonardo del Vecchio (Foto da video)

Quindici mesi dopo la morte di Leonardo Del Vecchio, il fondatore di EssilorLuxottica, il tema eredità rimane ancora aperto. Come riportato dal Corriere della Sera, le quote di Delfin, la cassaforte lussemburghese di Del Vecchio, sono state assegnate ai suoi otto eredi, ciascuno con il 12,5% di proprietà.

Gli eredi includono sei figli di Del Vecchio da due matrimoni diversi, la vedova Nicoletta Zampillo e il figlio Rocco Basilico. Tuttavia, rimangono da risolvere alcune questioni, come la ripartizione delle imposte di successione (pari a circa 110 milioni di euro), il trasferimento di due proprietà di Delfin alla vedova Nicoletta Zampillo e l’assegnazione di azioni EssilorLuxottica al CEO Francesco Milleri.

L’inventario dell’eredità ha rivelato che ci sono circa 460 milioni di passivo rispetto a un attivo di poco più di 200 milioni. Questa differenza dovrebbe essere pagata dagli eredi, come previsto da Del Vecchio. Una possibile soluzione potrebbe essere la distribuzione di un dividendo da parte di Delfin, che ha avuto un anno molto redditizio nel 2022 con un utile netto in crescita del 70% a 650 milioni di euro, ma non tutti sono d’accordo sul tema.

Gli eredi non sono ancora riusciti a trovare un accordo, in particolare riguardo al pagamento delle tasse sul passaggio delle quote di EssilorLuxottica a Milleri e ad un altro manager. Leonardo Maria Del Vecchio, il figlio più giovane di Del Vecchio e chief strategy officer di EssilorLuxottica, ha espresso dispiacere per la difficoltà nel raggiungere un accordo sulla successione.