Le controanalisi per Paul Pogba slittano a giovedì 5 ottobre, 15 giorni dopo all’appuntamento inizialmente fissato per mercoledì 20 settembre.
Un piccolo contrattempo dovuto alla mancanza del perito nominato dal giocatore, richiesto per questo tipo di procedimento, ecco che la questione doping legata al centrocampista francese si allunga di qualche giorno. Pogba, oggi a Parigi per parlare con il giudice istruttore per il caso di tentata estorsione subito l’anno scorso, è attualamente sospeso in via precauzionale dal Tribunale Nazionale Antidoping dopo essere stato trovato positivo al testosterone sintetico nelle analisi condotte dopo i test antidoping effettuati il 20 agosto scorso al termine della partita in casa dell’Udinese, prima di campionato a cui l’ex United non ha partecipato.
In caso le controanalisi confermassero la positività, per Pogba si aprirebbe l’iter della giustizia sportiva che durerebbe da 30 ai 90 giorni prima di una sentenza, a meno che i legali del calciatore non si rivolgano direttamente al Tas di Losanna, opportunità riservata solo a calciatori di statura internazionale che permette di superare il primo grado del TNA, e che accorcerebbe i tempi per arrivare a una sentenza, sempre che le contranalisi siano positive e che il TNA proceda con il deferimento.