Stellantis valuta la cessione del gruppo Comau: affare da 2 miliardi

Il gruppo dell’automotive, di proprietà di Exor, sta portando avanti lo spin-off, un progetto già indicato pubblicamente dall’azienda negli anni passati e confermato di recente.

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Dopo le voci di cessione della Juventus, seccamente smentite dalla capogruppo Exor, ecco che alcune indiscrezioni quotato la vendita, questa volta da parte di Stellantis (della quale la holding della famiglia Agnelli-Elkann è azionista principale), per uno dei marchi di proprietà del gruppo.

Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, Stellantis è tornata a valutare la cessione di Comau, la fabbrica di robot del gruppo, storico marchio torinese fondato nel 1973, presente in 13 Paesi, specializzato nell’automazione industriale. I riflettori in queste settimane sono puntati sull’esecuzione dello spin-off, progetto già indicato pubblicamente dall’azienda negli anni passati e confermato di recente. Una delle strade possibili, collegate allo spin off, è la quotazione in Borsa, opzione valutata nel recente passato ma difficile nell’attuale contesto dei mercati finanziari. Così le banche d’affari starebbero studiando alternative e sarebbe quindi al vaglio l’ipotesi di una cessione: sondando anche l’interesse per l’azienda da parte dei fondi di private equity.

Comau è un’azienda con 12 stabilimenti di produzione, con una rete internazionale di cinque centri di innovazione e cinque digital hub, in cui lavorano quasi 4mila persone presenti in 13 Paesi, è una società leader mondiale nel campo dell’automazione industriale per l’industria automotive, per la quale sviluppa e fornisce soluzioni per assemblaggio e lavorazione meccanica per veicoli tradizionali ed elettrici e sistemi di produzione robotizzati, comprese soluzioni di robotica indossabile.

Di fronte a una domanda di automazione che cresce nel mondo più del 10% all’anno, Comau ha diversificato le proprie attività, entrando in settori che si aprono alle tecnologie di automazione, come la cantieristica, dove ha un’importante partnership con Fincantieri. Comau sta inoltre sviluppando anche innovativi progetti nel campo della trasformazione digitale e della robotica – collaborando con Intrinsic (Gruppo Alphabet) – oltre che dell’e-Mobility, che rappresenta il 40% del business dell’azienda. Nel 2022 a capo della Comau è stato nominato Pietro Gorlier, in sostituzione di Paolo Carmassi che aveva lasciato la guida della società. Proprio Gorlier ha accelerato l’attività del gruppo verso nuove aree di business.

Nel panorama non sono molti gli investitori internazionali che potrebbero realizzare un’operazione di questo tipo, che ha una serie di complessità industriali. Più facile sarebbe invece cedere a qualche gruppo estero, soprattutto grandi conglomerate asiatiche. C’è da dire che un’operazione di questo tipo dovrà comunque passare anche dall’esame del Governo, visto che Comau rientra in un settore strategico della tecnologia. Se dunque da una parte nessuna strada è stata ancora definita, dall’altro lato Stellantis sta cominciando a scaldare i motori per un’operazione su Comau, che potrebbe entrare concretamente nel vivo nel 2024.

Al lavoro con un incarico esplorativo sul dossier, secondo le indiscrezioni, sarebbe la banca d’affari americana Goldman Sachs, tra gli storici consulenti del colosso dell’automotive. Già prima dello scoppio della pandemia, nel 2019, prima della maxi fusione tra Fca e Psa, erano circolate indiscrezioni su una possibile vendita di Comau. All’epoca, si parlava di una valutazione attorno ai 2 miliardi di euro. Poi l’operazione era stata messa in stand-by, messa in subordine dalla pandemia e dalle altre priorità. Da allora la tabella di marcia è stata riprogrammata. Per lo spin-off non viene data una tempistica precisa, ma una decisione potrebbe essere presa entro la fine dell’anno. «Il piano per lo spin off di Comau procede, come annunciato sia da Stellantis che da Comau – indica un portavoce del gruppo contattato da Il Sole 24 Ore – Al momento non è possibile aggiungere ulteriori dettagli. In questo percorso l’azienda sta consolidando gli obiettivi prefissati».