Eventi sportivi: come funzionano i diritti televisivi dal vivo in Italia e in Europa

In Italia, i diritti televisivi degli eventi sportivi sono regolati dal Decreto Legislativo n. 9/2008. Il decreto prevede che i diritti televisivi degli eventi sportivi di interesse nazionale siano venduti attraverso un’asta pubblica.

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(Foto: Paolo Bruno/Getty Images)

I diritti televisivi degli eventi sportivi dal vivo sono i diritti esclusivi di trasmettere un evento sportivo in televisione. Questi diritti sono solitamente venduti alle emittenti televisive da parte degli organizzatori di eventi sportivi, come le leghe sportive, le federazioni sportive e le squadre. In Italia, i diritti televisivi degli eventi sportivi sono regolati dal Decreto Legislativo n. 9/2008. Il decreto prevede che i diritti televisivi degli eventi sportivi di interesse nazionale siano venduti attraverso un’asta pubblica. L’asta è organizzata da una società di intermediazione, che è responsabile della raccolta delle offerte da parte delle emittenti televisive. Nel resto del mondo, i diritti televisivi degli eventi sportivi sono regolati da leggi e regolamenti nazionali. In alcuni paesi, i diritti televisivi sono venduti attraverso un’asta pubblica, mentre in altri paesi sono negoziati direttamente tra gli organizzatori di eventi sportivi e le emittenti televisive. In generale, i diritti televisivi degli eventi sportivi sono un’importante fonte di entrate per gli organizzatori di eventi sportivi.

Diritti tv per la Serie A

In Italia, i diritti televisivi della Serie A di calcio sono venduti a un’unica emittente televisiva, che ha il diritto esclusivo di trasmettere le partite di campionato in chiaro e a pagamento. Nel Regno Unito, i diritti televisivi della Premier League di calcio sono venduti a diverse emittenti televisive, che hanno il diritto di trasmettere le partite di campionato in chiaro e a pagamento.

Evoluzione dei diritti televisivi degli eventi sportivi

Negli ultimi anni, i diritti televisivi degli eventi sportivi hanno subito una serie di cambiamenti. Questi cambiamenti sono stati guidati da una serie di fattori, tra cui la crescente popolarità degli sport ha portato a un aumento della domanda di contenuti sportivi da parte delle emittenti televisive. Lo streaming ha fornito alle emittenti televisive un nuovo canale per trasmettere eventi sportivi. La crescente concorrenza tra gli operatori televisivi ha portato a un aumento dei prezzi dei diritti televisivi.

In futuro, i diritti televisivi degli eventi sportivi continueranno a evolversi. I cambiamenti tecnologici, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale, potrebbero portare a nuove opportunità per le emittenti televisive e per gli organizzatori di eventi sportivi.

Focus sul modello inglese a cui oggi l’Italia si ispira come esempio vincente

Il cosiddetto modello inglese ha influenzato anche la Serie A italiana. In particolare, l’introduzione della vendita centralizzata dei diritti televisivi, avvenuta in Italia nel 2003, è stata ispirata al modello della Premier League inglese. Prima della vendita centralizzata, i diritti televisivi della Serie A erano venduti dalle singole squadre. Questo sistema era caratterizzato da una forte frammentazione, con conseguente incertezza sui ricavi delle squadre. La vendita centralizzata ha portato a un aumento dei ricavi delle squadre e a una maggiore equità nella distribuzione delle risorse. I ricavi dei diritti televisivi sono ora distribuiti tra le squadre in base a una serie di fattori, tra cui la classifica, la dimensione del bacino d’utenza e i risultati sportivi.

Oggi i diritti televisivi vengono venduti in modo centralizzato. In questa fase, i ricavi dei diritti televisivi sono aumentati ulteriormente e la distribuzione delle risorse è diventata più equa. L’evoluzione dei diritti televisivi ha avuto un impatto significativo sul calcio italiano che stiamo riscontrando stagione dopo stagione, tanto che con la sola eccezione dell’Atalanta di Percassi, le squadre considerate per blasone delle provinciali come ad esempio Udinese, Sassuolo o Chievo Verona, per fare un esempio più datato, difficilmente riuscirebbero oggi a disputare una competizione europea come Champions ed Europa League.

Quanto valgono i diritti tv per una squadra di calcio che gioca in Champions League?

I diritti tv per una squadra di calcio che gioca in Champions League sono molto elevati. Per il periodo che va dal 2024 al 2027, la UEFA incasserà un totale di 2,55 miliardi di euro dai diritti televisivi. Questo importo è stato suddiviso tra le squadre partecipanti in base a una serie di fattori, tra cui la classifica, la dimensione del bacino d’utenza e i risultati sportivi. Le squadre che hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta hanno ricevuto un importo maggiore rispetto alle squadre che hanno partecipato alla fase a gironi. Le squadre che hanno raggiunto la finale hanno ricevuto un importo ancora maggiore. In Italia, le squadre che hanno giocato in Champions League nella stagione 2022-2023 hanno ricevuto un importo medio di 30 milioni di euro. I diritti tv della Champions League sono una fonte di entrate molto importante per le squadre partecipanti. Questi ricavi consentono alle squadre di investire in nuovi giocatori, infrastrutture e marketing.

Riepilogo dei diritti tv per una squadra di calcio che gioca in Champions League:

  • Importo totale: 2,55 miliardi di euro
  • Divisione tra le squadre: in base a classifica, dimensione del bacino d’utenza e risultati sportivi
  • Importo per le squadre che hanno raggiunto la fase a eliminazione diretta: maggiore rispetto alle squadre che hanno partecipato alla fase a gironi
  • Importo medio per le squadre che hanno giocato in Champions League in Italia nella stagione 2022-2023: 30 milioni di euro.

Oggi è diventato più importante giocare la Champions rispetto alla vittoria di un titolo nazionale?

Parliamoci chiaro: oggi come oggi la Champions League è diventata un evento globale. Le partite della Champions League sono trasmesse in tutto il mondo, e sono seguite da un pubblico di miliardi di persone. Questo ha portato a un aumento del valore della Champions League, sia in termini di diritti televisivi che di sponsorizzazioni. In secondo luogo, la Champions League è diventata un’opportunità per le squadre di guadagnare grandi somme di denaro. Le squadre che partecipano alla Champions League ricevono un importo significativo dai diritti televisivi, dalle sponsorizzazioni e dalla vendita di biglietti. Questo denaro può essere utilizzato per investire in nuovi giocatori, infrastrutture e marketing.

Quanto conta oggi la Champions League per le squadre che vi partecipano

La Champions League è diventata un’opportunità per le squadre di raggiungere il successo internazionale. Vincere una Champions è uno dei più grandi traguardi che una squadra di calcio può raggiungere. Anche in termini di scommesse sportive le quote Champions sono tenute in grande considerazione, rispetto ad altri eventi come il campionato o la Coppa Italia. Il successo in campo europeo può portare a un aumento della popolarità della squadra, sia a livello locale che internazionale. In Italia, l’importanza delle competizioni europee per le squadre di club è aumentata anche a causa della riduzione del valore dello scudetto. Negli ultimi anni, il livello del campionato italiano è diminuito, e le squadre italiane hanno faticato a competere nelle competizioni europee. Questo ha portato a una diminuzione dell’interesse per lo scudetto, e a un aumento dell’interesse per la Champions League. In pratica oggi l’importanza della Champions League è aumentata per una serie di fattori, tra cui la crescita del suo pubblico globale, il suo valore economico e l’opportunità che offre alle squadre di raggiungere il successo internazionale.