Mentre in Africa è pronta a partire una nuova competizione, una Superlega fra i migliori club del continente, in Europa la questione sembra ancora lontana dall’essere risolta e la Corte di Giustizia dell’Unione europea deve ancora pronunciarsi sul contenzioso fra i club “ribelli” e la UEFA. E la soluzione non è così vicina.
Come riporta l’edizione odierna di Tuttosport, il parere della Corte era atteso prima per l’estate e poi per settembre, ma nessuna udienza è prevista in merito al contenzioso fra Superlega e UEFA nei prossimi giorni. Ma quando questo pronunciamento tanto atteso arriverà, sarà una questione tutt’altro che semplice da affrontare. Infatti, nel frattempo, sono arrivati due pareri del tutto opposti.
Uno, quello dell’avvocato Rantos, va a favore dell’organo europeo del calcio, guidato da Aleksander Ceferin, permettendo alla Superlega sì di nascere, ma solo in contrapposizione alle competizioni UEFA con problematiche che ne renderebbero molto fragile l’eventuale esistenza. Dall’altra parte il parere dell’avvocato Szpunar, al contrario, tende la mano ai promotori della competizione ancora in fase di messa a punto. E, se a sua volta assecondato, disegnerebbe un quadro in cui alla UEFA verrebbe contestato un regime di monopolio in violazione delle norme 101 e 102 del trattato dell’Unione Europea. In questo caso la Superlega non solo potrebbe vedere la luce, ma scalderebbe i motori già in vista della stagione 2024/2025, la prima con il nuovo format della Champions League.
Ma, al contempo, c’è la possibilità che la Corte di Giustizia dell’Ue imbocchi una terza via, sostanzialmente equidistante dalle due posizioni precedenti. Una sorta di compromesso in linea con quello trovato dall’Eurolega nel mondo del basket, un nuovo ambiente dove non siano ravvisati gli estremi di violazioni da parte dell’UEFA e dove però altre competizioni possano comunque nascere senza preclusioni. Né per gli organizzatori, né tantomeno per le società e per i giocatori che decidano di prendervi parte.
La grande attesa già esistente qualche mese fa, si fa sempre più morbosa e assillante anche per l’entrata in scena di un paese come l’Arabia Saudita, che al momento non deve sottostare a nessuna norma di controllo, specialmente quel Fair Play Finanziario della UEFA che ha fatto storcere il naso a più di qualche big europea. Il progetto Superlega potrebbe essere la mossa per andare a battagliare con i nuovi ricchi del mondo del calcio che vogliono emergere e sfidare i super club europei.
Alcuni di questi hanno sposato e portato avanti la Superlega, vedasi Real Madrid e Barcellona, rimanendo ancora presenti a tutti gli effetti, gli altri, Inter e Milan, hanno fatto un passo indietro, così come la Juventus, che dopo aver messo a posto i suoi rapporti con la UEFA ha manifestato l’intenzione di procedere con l’uscita dalla Superlega. Tutti, insomma, sono in attesa del pronunciamento, per quella che potrebbe essere una nuova era del calcio europeo.