Accanto al caso Mbappé, questa estate è scoppiato anche quello intorno a Romelu Lukaku che coinvolge in prima persona due società italiane come Inter e Juventus, anche se l’attaccante belga al momento è sotto contratto con il Chelsea, un matrimonio, il secondo, mai sbocciato fra le parti che vogliono dirsi addio entro la fine di questa sessione di mercato.
Dopo che per il francese è scoppiata la polemica sui contatti “clandestini” fra il calciatore e il Real Madrid, che non sarebbero stati permessi dal PSG, proprietaria del cartellino, con tanto di possibilità di denuncia da parte del club di Nasser Al-Khelaifi verso gli spagnoli, ecco che anche per Lukaku si inizia a discutere su questo fronte. Ma a tirare in ballo i contatti e date in cui sarebbero avvenuti non è il Chelsea, ma bensì l’Inter, ultima formazione in cui il belga ha giocato.
Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, i nerazzurri sarebbero molto irritati per le ricostruzioni che affermano come i dirigenti della Juventus, su indicazione di Massimiliano Allegri, abbiano contattato l’avvocato e agente del belga, Ledure, già a marzo. Ora in bianconero è arrivato Cristiano Giuntoli, ma l’ammirazione per Lukaku non è cambiata, con quest’ultimo che avrebbe dato il via libera definitivo dopo la finale di Champions League. Proprio la panchina iniziale per l’attaccante, per decisione tecnica di mister Inzaghi, è stata l’ultima goccia che ha fatto pendere per un trasferimento alla Juventus.
Un accordo di cui i nerazzurri, ovviamente, erano all’oscuro, tanto che continuavano a lavorare con il Chelsea, proprietario del cartellino, per trattenerlo a Milano, convinti che quello fosse anche il desiderio del calciatore. Con quest’ultimo che qualche giorno dopo la sconfitta di Istanbul aveva dichiarato: «…L’Inter ha ancora fame e torneremo a combattere con la speranza di raggiungere un giorno quel momento in cui si scrive la storia…». Parole da capopopolo e da chi, nonostante abbia un contratto, ricco, con un altro club, vuole andare avanti a giocare per i nerazzurri. A questo punto dichiarazioni di facciata.
Ed eccoci all’irritazione interista. Anche se il cartellino non è di proprietà a titolo definito dell’Inter, Lukaku era sotto contratto con i nerazzurri fino al 30 giugno e ogni contatto con un altro club, non autorizzato dall’Inter, è vietato dalle regole FIFA. Questo punto del regolamento è quello citato dal PSG nel caso Mbappé-Real.
In casa nerazzurra ci si domanda se la trattativa già esistente con la Juve possa aver influenzato la prestazione di Lukaku in finale, visti i gol sbagliati. La Juve però ha voluto sgombrare il campo da ogni equivoco, smentendo le ricostruzioni in questione: i primi contatti con Big Rom, fa sapere il club bianconero, ci sono stati a luglio, quando era già tornato al Chelsea. La Juve lo ha chiamato solo dopo aver avuto il permesso dal club inglese, con cui aveva iniziato a parlare del possibile scambio con Vlahovic.
La ricostruzione bianconera smarcherebbe la società da ogni responsabilità davanti alla FIFA. Ovviamente l’irritazione da parte nerazzurra è difficile che passi, specialmente quella dei tifosi che ormai hanno etichettato Lukaku come “traditore” dopo averli abbandonati nell’estate 2021 per volare al Chelsea, aver fatto di tutto per tornare un anno dopo, con mal di pancia e dichiarazioni annesse già a inizio 2022. Il passaggio alla Juventus, se mai dovesse avvenire, sarebbe il punto finale della storia d’amore con i tifosi e con l’Inter.