Armstrong (Juventus): «Drive to Survive per la Serie A? Divertente ma complicato»

Le parole del Chief Marketing and Communications Officer della Juventus: «La Lega dovrebbe risolvere il problema di come ottenere la cooperazione delle squadre per un prodotto del genere».

Juventus chiusura Borsa
Il logo della Juventus (Photo Andrea Staccioli / Insidefoto)

“Per ora Juventus Creator Lab è un gruppo di persone creato per fare contenuti per una nuova audience. Sono qui da 1 anno e 9 mesi, dopo tanti anni di vittorie, grandi esperienze in Champions, l’addio di Ronaldo che è la prima star su Instagram, abbiamo pensato di dover fare un altro tipo di lavoro rispetto agli altri club, avvicinandoci all’audience del futuro. Abbiamo fan lontani che non possono vederci per vari motivi, il nostro lavoro è creare un accesso anche per quelle persone. Come fare, però? Creando qualcosa di diverso. Ecco perché sarà differente anche il nostro spazio: più stile LA, come un gaming studio. Questo è l’effetto che vogliamo”. Inizia così una lunga intervista a Mike Armstrong, Chief Marketing and Communications Officer della Juventus, all’interno dell’ultimo episodio di Footballco Business Podcast.

“Il documentario su Chiesa? Federico è un grande giocatore, è conosciuto per il suo talento ma anche per l’etica lavorativa che ha. Ha avuto un infortunio molto pesante, Matteo Fabris è stato molto di supporto con noi e per noi è stata una grande opportunità raccontare questa storia e permettere alla nostra fanbase di conoscerla. Abbiamo discusso tanto sulla piattaforma giusta: abbiamo scelto Amazon Prime. Avevamo diversi punti di vista, ma Amazon è stata fenomenale e l’ha portata in più Paesi. È stata la prima, grande produzione nostra”.

“OTT? Facciamo fatica a vedere materiale significativo. Le OTT dei club sembrano chiuse, non crediamo che l’industria vada realmente in questa direzione e ci sembra frammentata. È difficile avere realmente accesso. Quando ero in Google avevo visto che le persone mediamente hanno 80-90 app sul proprio telefono, io ne avevo 120. Ma il 95% del tempo lo spendi su sei app. Se vuoi creare una specifica OTT devi competere lì. Cosa significa? Devi investire pesantemente, oggi tutti si aspettano dei contenuti personalizzati ed esclusivi. Devi avere contenuti così esclusivi che devono funzionare. E le persone vogliono un accesso gratuito”.

“Un prodotto come Drive to Survive per la Serie A? Sarebbe davvero divertente. La Serie A ha avuto un anno molto interessante, con tante squadre forti. Pragmaticamente quello che la Lega dovrebbe risolvere è come ottenere la cooperazione delle squadre e poi come gestire i diritti media e la suddivisione di questi. In Drive to Survive hai 12 team, in Serie A devi mettere insieme 20 squadre. E quindi ora bisogna raccontare una storia che metta insieme 20 squadre per assicurarsi che ci sia equità. Quindi le squadre dovrebbero davvero l’utilità di fare una cosa del genere e capire se sia accettabile il fatto che ci siano squadre più o meno blasonate nella storia. Quindi, più praticamente, visto che in genere il produttore vuole raccontare una storia che si concentri sui protagonisti, sulle squadre vincenti, magari su argomenti interessanti che sono accaduti, ma sarebbe davvero difficile dare una copertura equa di tutte le squadre del campionato. Penso

Mike Armstrong, CMO della Juventus (foto da video)

“Credo che il nostro obiettivo sia riassumibile in tre tematiche: il primo obiettivo è servire la nostra clientela. Poi c’è la reputazione: è importante conoscere e capire la parte giovane della fanbase. Infine l’aspetto economico: stiamo costruendo qualcosa, siamo una startup e non sottovalutiamo questo fattore. Un passo alla volta e non andiamo oltre”.