I conti di Fininvest: dividendi per 210 milioni e riserve per 1,3 miliardi

I conti della holding dei Berlusconi nel 2022: conti in utile grazie ai dividendi delle società quotate.

marina berlusconi
Marina Berlusconi (foto Andrea Ninni/Image/Insidefoto)

Incassi dai dividendi per oltre 210 milioni, utile in calo a 133 milioni e riserve per oltre 1,3 miliardi. Sono questi i principali numeri di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi, a livello di capogruppo. Se infatti a livello consolidato i ricavi sono stati pari a 3,822 miliardi con un utile di 200,2 milioni di euro, a livello della cassaforte di famiglia le entrate riguardano principalmente i dividendi incassati dalle quotate.

Nel documento che Calcio e Finanza ha consultato, infatti, oltre alla svalutazione del Monza emergono anche i principali dati economici del 2022. In particolare, il valore delle partecipazioni. pari a 1,6 miliardi, di cui 1,016 miliardi legati alla sola Mediaset/MFE. A livello di patrimonio netto, tra utili portati a nuovo per 1,26 miliardi e utile dell’ultimo esercizio, il valore è salito a 1,5 miliardi di euro, di cui riserve per 1,3 miliardi e quota disponibile per 1,18 miliardi. Nel corso del 2022, infatti, sono stati distribuiti 150 milioni come utili e/o riserve agli azionisti, oltre ai 133 milioni di utili per quanto riguarda il risultati di esercizio.

Per quanto riguarda gli incassi, i dividendi sono stati pari a 216,8 milioni di euro rispetto ai 390,3 milioni del 2021. In particolare, 131,89 milioni derivano da Banca Mediolanum, con altri 58,1 milioni da Mediaset/MFE, 11,8 milioni da Mondadori e 15 milioni da ISIM.

Sul risultato netto pesa, come detto, la svalutazione del Monza per 53,6 milioni: l’utile della capogruppo è stato pari così a 133,1 milioni di euro rispetto ai 361,2 milioni del 2021.

Per quanto riguarda il bilancio consolidato, l’esercizio 2022 di Fininvest si è chiuso con un utile netto di 200,2 milioni di euro, in calo rispetto ai 360,2 milioni dell’anno precedente. Leggero aumento, invece, per i ricavi che salgono a 3,822 miliardi (l’anno precedente si attestavano a 3,817 miliardi).

La flessione dell’utile rispetto agli straordinari risultati del 2021 è in parte riconducibile al venir meno di componenti positive non ricorrenti contabilizzate nel precedente esercizio (effetti del buon andamento dei mercati finanziari e la plusvalenza dalla cessione di Towertel da parte di E.I. Towers).

Il margine operativo lordo è stato di 860,1 milioni (921,6 milioni nel 2021), il risultato operativo è stato pari a 248,4 milioni (373,8 milioni nell’anno precedente). La posizione finanziaria netta al 31 dicembre scorso evidenzia un indebitamento (ante applicazione dell’IFRS 16) di 1,072 miliardi, rispetto ai 962,1 milioni segnati alla stessa data del 2021. La posizione finanziaria netta totale, ovvero dopo l’applicazione dell’IFRS 16, è pari a 1,232 miliardi.

Nel 2022, inoltre, il gruppo ha effettuato investimenti per 563,2 milioni (760,2 milioni nel 2021). Il patrimonio netto consolidato totale al 31 dicembre 2022 risulta pari a 4,553 miliardi. Il risultato netto civilistico della capogruppo Fininvest Spa evidenzia nel 2022 un utile di 133,1 milioni rispetto all’utile di 361,2 milioni dell’esercizio precedente che beneficiava di componenti non ricorrenti.