Nuova regola in Liga: più soldi ai club che collaborano con le tv. Ma il Real vota contro

Dalle telecamere accese negli spogliatoi ai microfoni a bordocampo: più soldi per le società spagnole che promuovono il prodotto Liga in televisione, è questa la nuova regola approvata dalla lega iberica.

Liga nuovi ricavi diritti tv
(Foto: LLUIS GENE/AFP via Getty Images)

Migliore è un prodotto, più valore ha. E più i club saranno coinvolti nel rendere più attraenti le trasmissioni della Liga spagnola, più incasseranno dai diritti televisivi. E non solo perché il loro valore aumenterà. Come riportato da Marca, infatti, nella ultima riunione i club e la Liga hanno approvato una modifica del sistema di distribuzione delle entrate audiovisive, che creerà una sorta di “montepremi” di oltre 130 milioni di euro per premiare coloro che collaboreranno maggiormente alla generazione di contenuti per le emittenti. Il  è stato approvato questo venerdì con 18 voti a favore, due astenuti e un voto contrario, secondo quanto comunicato dall’associazione dei club. L’unico club che ha votato contro il provvedimento è il Real Madrid, che ritiene illegittimo il provvedimento e che rischia di essere tra le società più colpite in termini di mancati ricavi dalla nuova regola.

L’iniziativa si basa sull’implementazione di misure volontarie nuove e innovative che miglioreranno l’esperienza televisiva: l’obiettivo è aumentare il più possibile il valore dei diritti audiovisivi del campionato. In che cosa consiste questa nuova regola? Al centro ci sarà un ​​sistema di punteggio che servirà a creare la graduatoria sulla base della quale verranno erogate le risorse. Il punteggio viene assegnato ai club in base ad alcune attività televisive, che riguardano ad esempio il giorno della partita, ma anche altri incentivi. Ad esempio, offrendo i contenuti che LaLiga e le emittenti richiedono nei cosiddetti Club Video Days (22 punti) e Media Days (16 punti), che consentono di disporre di risorse immagini e storie per preparare la programmazione dell’intera stagione. Se i club inoltre faciliteranno interviste approfondite o sfide di abilità con i giocatori, ci sarà un bonus di 16 punti in totale.

Se, inoltre, i club prenderanno parte a produzioni o coproduzioni de LaLiga come quella in corso con Netflix o a campagne promozionali in tv, riceveranno rispettivamente fino a 8 e 10 punti. E ancora si va dall’invio di comunicazioni alle banche dati sulla disponibilità di una partita su DAZN o Movistar+, all’assegnazione di spazi per allestire fan zone o alla presenza dei giocatori negli store degli operatori per firmare autografi.

Poi si entra nel tema matchday. Ad esempio, le squadre riceveranno un punto per partita, fino a un massimo di 38, se consentiranno alle telecamere di registrare 30 secondi all’interno dello spogliatoio tra il riscaldamento e il calcio d’inizio. Se quelle immagini includeranno discorsi dei giocatori, i punti saranno doppi fino a un massimo di dieci per l’intera stagione.

 

Altri punti saranno assegnati ai club che consentiranno a un giocatore di portare un microfono o una telecamera durante il riscaldamento, la celebrazione del titolo, le qualificazioni europee, o per farsi intervistare all’arrivo allo stadio. Se lo faranno in campo, saranno altri otto punti, e la presenza dei microfoni è incoraggiata anche durante i “cooling break”, per un massimo di 20 secondi. Tutti questi miglioramenti mirano a mantenere la ripresa del pubblico iniziata dopo la pandemia, pur godendo anche di contenuti aggiuntivi per generare impatto durante il resto della settimana, dove l’ecosistema Liga ha già superato i 200 milioni di follower.

Attualmente, il 50% dei diritti televisivi del campionato spagnolo viene distribuito in parti uguali, il 25% in base ai risultati e l’ultimo 25% in base agli aspetti legati al pubblico, tra biglietteria e audience televisiva. Con la nuova regola, un terzo di questo 25% continuerà ad essere legato ad abbonamenti e biglietterie, mentre per gli altri due terzi, la metà continuerà ad essere basata sull’audience televisiva e l’altra metà sarà distribuita in base al grado di collaborazione di cui sopra. In totale, saranno circa 130 milioni da distribuire tra chi collabora di più con le emittenti. E il fatto che questa nuova quota vada ad impattare sugli aspetti di audience e biglietteria è anche tra i motivi della dura reazione del Real Madrid, visto che potrebbe andare ad intaccare le entrate da diritti tv del club blancos.