Gianluigi Buffon ha annunciato il suo ritiro dal calcio. Dopo le ultime stagioni in Serie B con il Parma, il portiere che ha compiuto 45 anni lo scorso gennaio ha deciso di dire basta. Il campione del Mondo del 2006 è ora pronto ad affrontare una nuova avventura, ma sempre con l’azzurro della Nazionale addosso.
Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, è giù iniziato il colloquio diretto fra Buffon e il presidente della FIGC Gabriele Gravina, che già lo aveva contatto un paio di anni fa quando i guai fisici iniziano a mettere in dubbio il proseguo della carriera dell’ex portiere di Juventus e PSG. Il ruolo del futuro nelle idee di Gravina per Buffon è quello di capo delegazione della Nazionale.
Un incarico reso prestigioso, e anche difficile da affrontare come eredità, da Gianluca Vialli, ma ancora le parti stanno valutando il tutto visto che ci sono ancora dei nodi da sciogliere Ad esempio, ci sono contratti commerciali della FIGC che entrano in conflitto con quelli di Buffon e richiedono uno studio di compatibilità. Il condizionale è d’obbligo, ma una cosa è certa: da parte federale c’è la forte determinazione a includere una figura iconica come Buffon nel Club Italia, nel momento del riassetto delle nazionali, che ha coinvolto anche la maggiore con l’addio di Lombardo e Evani, per creare una struttura ancora più efficiente e capace di progettare il futuro; dall’altro, Gigi ha assicurato disponibilità ed entusiasmo al progetto.
Sarebbe pensato schiacciare la figura e la personalità di Buffon su quella che fu di Vialli, specialmente durante la spedizione per l’Europeo, poi vinto dagli Azzurri. Due persone diverse, con la federazione che vuole far diventare uno dei migliori portieri della storia, un dirigente capace e preparato, anche attraverso corsi specifici, che consentano a Gigi di partecipare a tutti i momenti del Club Italia. Un altro fattore di grande fascino per i vertici federali è il fatto che Buffon sia adorato trasversalmente da bambini e ragazzi. L’ex portiere sarà anche coinvolto nelle iniziative che la Federcalcio porta avanti nelle scuole per promuovere i valori della Nazionale.
Una formazione da dirigente a tutto tondo che in un prossimo futuro possa servire a Buffon per entrare anche in un club. E ovviamente il primo pensiero va alla Juventus, dove ha giocato insieme a Barzagli, formando una delle difese più forti mai viste in Italia, e che ritroverà proprio in Nazionale, visto che l’ex difensore fa parte dello staff di Roberto Mancini con delega specifica all’educazione difensiva.
Con l’eventuale arrivo di Buffon, infine, non dovrebbe cambiare nulla per Lele Oriali che manterrà il suo incarico di team manager con compiti ben distinti fra i due. Buffon potrebbe essere anche quella bandiera, tutt’altro che ferma in balia del vento, che andrebbe a ispirare il nuovo corso azzurro che, dopo la delusione per la semifinale di Nations League per non parlare dei due Mondiali mancati, il ct Mancini ha annunciato, dandone un assaggio già nella finale 3°-4° posto vinta contro l’Olanda.