San Siro, slitta a settembre la decisione sul referendum

Inizialmente previsto per ieri, il Collegio dei Garanti del Comune dovrà pronunciarsi dopo che il Tar ha dichiarato inammissibile la prima bocciatura ai due quesiti, uno sull’abbattimento e l’altro su un bando internazionale per cercare soggetti interessati all gestione dello stadio.

Comune Milano valutazione San Siro
(Foto: Claudio Villa/Getty Images)

Mentre Inter e Milan sembrano aver preso strade diverse e la Sovrintendenza sarebbe pronta a porre il vincolo sul secondo anello, che di fatto ne vieterebbe la demolizione, l’iter per proteggere il Meazza dall’abbattimento continua.

Come riporta l’edizione odierna de Il Corriere della Sera, nella giornata di ieri era atteso il pronunciamento del Collegio dei Garanti del Comune, dopo che il Tar aveva giudicato illegittima la bocciatura di questi tre relativa al referendum richiesto dei cittadini sulla demolizione di San Siro.

Ma ieri non è arrivato nessun pronunciamento, visto che il 3 luglio scorso uno dei tre garanti, il professor Mario Cera, si era dimesso per incompatibilità di impegni, dopo essersi insediato a gennaio. Fatto sta che ora bisognerà aspettare che si chiuda il bando per trovare il sostituto (scadenza 17 settembre). La parola definitiva spetterà, poi, al Consiglio comunale.

Come detto, nonostante il vincolo sembri essere imminente, è comunque necessario un secondo parere del Collegio sul referendum: uno dei due quesiti prevede infatti l’indizione di un bando internazionale per individuare progetti di ristrutturazione dello stadio, vero banco di prova per il Comune in caso si realizzi l’addio definitivo di Inter e Milan a San Siro.