San Siro, per il Meazza atteso un vincolo "leggero" dal 2025

Mentre il Milan lavora per l’alternativa a San Donato, si attende un responso della sovrintendenza sul vincolo per il Meazza a partire dal 2025.

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(Foto: Marco Luzzani/Getty Images)

Mentre il presidente del Milan Paolo Scaroni continua a sostenere che quello di San Donato sia uno dei piani B che si stanno valutando in alternativa a San Siro, sul fronte del Meazza i club e il Comune di Milano sono sempre in attesa di un responso sul vincolo. Per avere il timbro definitivo su San Donato bisognerà aspettare, molto probabilmente, settembre, con inizio dei lavori entro la fine del 2025.

La scelta di San Donato dipende anche – come detto – dal responso che entro fine mese deve emetter la sovrintendente Emanuela Carpani sul vincolo che nel 2025 dovrebbe scattare per il secondo anello del Meazza, dove si spengono settanta candeline. Sono in molti, sia a Palazzo Marino che tra i dirigenti di Inter e Milan, a pensare che il vincolo arriverà.

Secondo quanto riportato da La Repubblica, potrebbe trattarsi di un vincolo in forma “ leggera”, come fu fatto per l’ex Trotto, ma il vincolo arriverà. E, in tal caso, la Scala del calcio non potrebbe più essere abbattuta. Addio, perciò, al San Siro bis da costruire a pochi metri dalle vestigia del Meazza, con tanto di riqualificazione dell’intero quartiere intorno.

Di certo, ad ora, c’è solo che lo storico impianto ospiterà sia la cerimonia di apertura delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026, sia la finale di Champions dello stesso anno o al più tardi, del 2027. Due appuntamenti di prestigio che stridono con l’eventuale abbandono della struttura da parte delle due squadre milanesi. Infine, c’è il capitolo referendum: i Garanti del Comune, dopo una sentenza che ha rimesso in gioco la richiesta di una consultazione cittadina sul nuovo stadio a San Siro e sull’abbattimento del Meazza, dovranno ripronunciarsi sull’idoneità dei quesiti.