Serie B e C, riammissioni solo a fine agosto: 11 club in attesa

La FIGC è in attesa e con lei almeno 11 piazze, che si devono rassegnare: conosceranno il loro destino solo a fine agosto. Serie B, Serie C o addirittura fine dei giochi.

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(Foto: Maurizio Lagana/Getty Images)

La FIGC è in attesa e con lei almeno 11 piazze, che si devono rassegnare: conosceranno il loro destino solo a fine agosto. Serie B, Serie C o addirittura fine dei giochi, questo il destino – scrive La Gazzetta dello Sport – che potrebbe toccare ai club coinvolti nel maxi caos dei ricorsi. Il Consiglio federale del 28 luglio discuterà di questo tema, ma tutti si dovranno adeguare, fino alla Serie D e i campionati dilettantistici coinvolti.

La certezza è che la FIGC, come Lega Serie B e Lega Pro, non vuole cambiare il format dei campionati: la Serie B resterà a 20 squadre, la Serie C a 60. L’unico modo per riuscirci è aspettare l’esito dei prossimi due gradi di giudizio: il TAR del Lazio il 2 agosto, il Consiglio di Stato il 29 dello stesso mese. Solo allora la FIGC procederà al completamento degli organici.

Dal 30 agosto si potranno fare riammissioni e ripescaggi e dal 2 settembre si potrà giocare, con tutti i disagi del caso tra mercato, campagne abbonamenti e Coppa Italia. Sul campo hanno acquisito il diritto a giocare in B la Reggina e il Lecco, ma la loro iscrizione è stata al momento negata. Parola, dunque, al Tar del Lazio (e poi al Consiglio di Stato).

Ambiscono alla B il Brescia, il Perugia e, da ieri, anche la Spal, che in extremis (il termine per le domande di riammissione era appunto ieri) s’è messa in lista. L’ordine delle tre è dettato dalla classifica dell’ultimo campionato. Se ci sarà un posto andrà dunque al Brescia. Se ce ne saranno due, spetterà al Perugia. Ma qui c’è un giallo legato allo stadio Curi, indicato dal club malgrado non sia ancora stato rifatto l’impianto di illuminazione (ci vogliono ancora 10 giorni): per questo come campo alternativo il Perugia ha indicato quello di Benevento.

Non è chiaro se sia possibile avere una deroga, perché le norme in tal senso sono molto contorte e contraddittorie. Per questo la Spal ci prova. Già oggi la Lega Serie B visionerà la domanda e poi (come le altre) la girerà a Covisoc e Commissione Infrastrutture che prima del 28 daranno il parere alla FIGC per il Consiglio federale, quando saranno stilate le varie graduatorie.

In ballo c’è anche il Foggia, che si considera prima alternativa al Lecco in quanto finalista dei playoff e ha fatto domanda di ripescaggio, ma le NOIF privilegiano le retrocesse. Solo una volta definiti gli organici potranno essere poi definiti i tre gironi di Serie C (solite due linee orizzontali tra Nord, Centro e Sud) e i relativi calendari. Di certo c’è stata la rinuncia del Pordenone che porterà alla riammissione del Mantova.

Il Siena ha chiesto l’ammissione alla D: se accontentato rinuncerà ad andare al TAR e quindi potrà essere anticipato anche l’inserimento dell’Atalanta Under 23. Se invece il Brescia torna in Serie B si pescherà tra le vincenti dei playoff della Serie D e la notizia è che l’Alcione, prima in graduatoria, non ce l’ha fatta a ottenere in tempo l’agibilità del Prefetto per giocare all’Arena di Milano e quindi dovrà rinunciare: secondo è il Fano che ha presentato regolare domanda e prenderà quel posto.

 

E se anche il Perugia dovesse tornare in B si sceglierà l’ultima ripescata tra le retrocesse dalla C e la prima della lista è il Piacenza, che ha presentato regolare domanda. I destini di Fano e Piacenza sono dunque legati a Reggina e Lecco, per questo anche la Serie C dovrà aspettare il 29 agosto per cominciare.